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Sanremo, Guardia Costiera sequestra oltre 2 km di rete. La replica del pescatore

10 agosto 2019 | 11:55
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Sanremo, Guardia Costiera sequestra oltre 2 km di rete. La replica del pescatore

L’avvocato Bettazzi: «Attività del mio assistito sempre stata in regola»

Sanremo. «La rete sequestrata non è pericolosa o potenzialmente lesiva per la fauna marina, ma è una sciabica utilizzata in maniera legittima». A dichiararlo, in merito alla notizia apparsa ieri sul maxi sequestro di 2 chilometri e mezzo di rete da pesca compiuto dalla Guardia Costiera a largo di Sanremo è l’avvocato Giulio Bettazzi del Foro di Imperia, che difende il pescatore sanzionato dai militari.

«Fermo il massimo rispetto per l’attività svolta dalla Capitaneria di Porto e dalla Guardia Costiera così come da parte di qualsiasi altra Forza di Polizia ed Autorità Giudiziaria con cui quotidianamente lavoro – dichiara il legale – Mi pare indispensabile fare la massima chiarezza su quanto sta avvenendo e ciò perché bisogna avere il massimo rispetto anche per i pescatori che passano notti e giorni nello svolgimento di una attività durissima, lontano da casa, solo per consentirci di avere del pesce fresco italiano sulla tavola».

L’avvocato respinge ogni addebito nei confronti del suo assistito, sottolineando come non sia ancora «stato riscontrato nulla nel caso specifico né è stata ancora comminata alcuna sanzione. Nessun comportamento illegittimo è stato ancora contestato formalmente al mio assistito». E ancora: «Effettivamente la rete (di 2 chilometri e mezzo) è stata sequestrata ma è in corso l’attività legale per ottenerne il dissequestro: secondo la Guardia Costiera quella rete non ha le caratteristiche della “sciabica” come invece sostenuto dal mio assistito».

«Si ribadisce – conclude l’avvocato – che l’attività di pesca realizzata dal mio assistito è sempre stata in piena regola, che non gli è stata ancora elevata alcuna sanzione amministriva né contestato alcun comportamento illegittimo se non l’uso di una rete che la Guardia Costiera ritiene non abbia le caratteristiche per essere una sciabica mentre è, secondo quanto riferito dal mio assistito e per quanto fin ad ora da me accertato, a tutti gli effetti una sciabica. Mi corre, in ogni caso, l’obbligo di evidenziare che la stessa Guardia Costiera ha sostenuto che il sequestro veniva fatto ai fini di accertamento non avendo neanche loro ancora stabilito con certezza se la rete fosse a tutti gli effetti attrezzo illecito. Si invita, pertanto, a non trarre conclusioni e ad essere massimamente garantisti fino alla conclusione del procedimento amministrativo».