Sanremo, giudice annulla verbali della municipale che non paga le spese nei tempi. Comune precettato

26 agosto 2019 | 10:28
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Sanremo, giudice annulla verbali della municipale che non paga le spese nei tempi. Comune precettato

Tommasini e Artioli chiedono al comando dei vigili di rivedere il modus operandi

Sanremo. Quattro verbali della polizia municipale andati a vuoto perché il destinatario degli atti non esiste, il giudice di pace condanna il Comune al pagamento delle spese legali ma nei 120 giorni concessi per ottemperare nessuno lo fa. Così, per una volta, a finire della parte dei “cattivi pagatori” non è il cittadino ma lo stesso comando dei vigili urbani.

Ha del paradossale il caso arrivato sul tavolo della prima commissione consiliare (presieduta da Marco Viale) e che questa sera sarà trattato in consiglio comunale. Secondo quanto emerso a margine della riunione, sembrerebbe che nel comando dei vigili della Città dei Fiori si proceda nel tentativo di comminare sanzioni senza verificare preventivamente che i responsabili esistano realmente. Nei casi presi in esame dalla prima commissione la scorsa settimana – quattro debiti fuori bilancio di modesta entità -, la municipale è finita sotto la lente dei consiglieri comunali per aver emesso delle ordinanze per violazione del regolamento sulla differenziata e una per violazione del codice della strada nei confronti di una società proprietaria di un terreno lasciato in stato di abbandono che nel frattempo non era più iscritta al registro delle imprese e verso la quale, quindi, poco o nulla si sarebbe potuto ottenere.

Una “caccia” al responsabile che è finita con una condanna da parte del giudice di pace contro il Municipio, chiamato a farsi carico delle spese legali. Relativamente a uno di questi quattro verbali annullati dal giudice, il comando dei vigili, per motivi da chiarire, non avrebbe saldato il “conto con la giustizia” nei tempi prestabiliti, provocando, di fatto, un aggravio di costi per l’amministrazione comunale che si è vista recapitare un atto di precetto. Nonostante si stia parlando di cifre nell’ordine di poche centinaia di euro, il sospetto sollevato dei consiglieri Tommasini e Artioli è che tutto questo tran tran abbia potuto generale un danno erariale. Danno, per quanto contenuto, che qualcuno potrebbe essere chiamato a rifondere.

I commissari dei gruppi 100percentoSanremo e Lega si sono domandati come mai nessuno abbia verificato l’esistenza della società privata alla quale erano state comminate le sanzioni prima di iniziare un procedimento di recupero notificando gli atti nel posto sbagliato e sopratutto per quale motivo il Pubblico non abbia ottemperato, nei tempi prestabiliti, alle indicazioni contenute nella condanna del giudice di pace.

Un modus operandi che per Tommasini e Artioli andrebbe rivisto per fare in modo che casi del genere non si verifichino più. Considerazione condivisa anche da parte dalla maggioranza. “La commissione concordemente prende atto – si può leggere nel verbale della seduta – del fatto che tali ulteriori spese a carico del Comune potevano essere evitate ed invita il Corpo di Polizia Municipale ad effettuare nel corso dell’istruttoria dei propri provvedimenti le verifiche che si rendono necessarie e a rispettare i termini di legge.