Swing

Sanremo, conclusa la ventesima edizione di “Zazzarazzaz”

«Un bilancio decisamente soddisfacente» commentano gli organizzatori

Sanremo. Si è conclusa con pieno successo la settimana dedicate allo swing e
contrassegnata dalla ventesima edizione di “Zazzarazzaz”, il festival della canzone jazzata che dal 1997 propone al pubblico sanremese il meglio della scena nazionale in termini di band, cantautori, arrangiatori e interpreti. La rassegna ha aperto i battenti la scorsa domenica 4 agosto con l’ospite d’onore, il cantautore genovese Zibba, proponendo un ascolto inedito e inatteso per il pubblico tradizionale che da anni ormai segue Zazzarazzaz.

Il musicista ha eseguito alcune delle sue composizioni dando prova di un grande talento di paroliere, e ha reinterpretato ottimamente “Love in Portofino”,
omaggiando Fred Buscaglione, dedicatario dell’edizione 2019: ha colpito soprattutto il suo timbro sporco, assai adatto al genere “bulli e pupe” del grande Fred. A seguire l’esibizione del Carlo Aonzo Trio (Lorenzo Piccone – chitarra; Luciano Puppo – contrabbasso), capitanato dal grandissimo mandolinista savonese, virtuoso di tecnica e di anima. Nel secondo set della serata ha risuonato, attraverso i più grandi temi, il Novecento italiano, da “Baciami piccina” a “Arrivederci Roma”, passando per la sigla del Carosello. Particolarmente riuscito il connubio Zibba/Aonzo Trio nel brano “Voglio scoprir l’America”, ulteriore omaggio a Buscaglione.

La seconda serata in Piazza San Siro ha visto l’esplosione dell’orchestra “Ottovolante” diretta dal M° Mauro Ottolini, il quale ha infiammato il pubblico anche nelle vesti di cantante, oltre che di valente trombonista. La serata ha preso subito una colorazione marcatamente swing grazie al repertorio di Buscaglione riproposto, oltre che dall’”Ottovolante”, anche dal Trio Fratelli Marelli, composto da Francesco Giorgi (violino), Lorenzo Lucci (chitarra) e Pedro Judkowsky (contrabbasso), e da Manina Syoufi, cantante e pittrice siriana, ispirata chiaramente dalla grande Billie Holiday. Apprezzati anche gli interventi canori di Larry Camarda, sotto le mentite spoglie di “Tonino Carosello” e del direttore artistico Freddy Colt con la buscaglioniana “Ninna nanna del duro”.

La spumeggiante serata ha riservato anche un momento per promuovere il Sultanato dello Swing, attraverso l’investitura di tre nuovi dignitari. Il Sultanato è una originale iniziativa ideata più di 10 anni fa per riunire tutti gli interpreti appassionati, studiosi e cultori del genere sincopato, che ha anche una pagina Facebook ufficiale: Sultanato dello Swing – Official. La terza serata è stata dedicata invece ai cosiddetti nuovi swingers, artisti emergenti e nuove proposte dello swing italiano. Ad alternarsi sul palco questa volta sono stati Daniela Terreri – attrice nota soprattutto per
alcune fiction Rai di successo, ma che vanta una collaborazione anche con Paolo
Sorrentino – con il suo trio (Antonello Capuano – chitarra; Oreste Sbarra – batteria) e la Peppermint Swing Band, sestetto Genovese formato da giovani strumentisti a sostenere la bella voce di Lauretta Grechi Galeno. L’offerta musicale ha spaziato dai grandi standard del jazz & jive americano ai temi della tradizione sincopata italiana, di cui il festival, unici nel suo genere in Italia, è portabandiera.

Nell’ultima serata il Vicesindaco e assessore al turismo Alessandro Sindoni ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale. Anche gli eventi collaterali hanno riscontrato notevole interesse di pubblico: la mostra dedicata ai 20 anni della rivista “The Mellophonium” ha fatto confluire nella sede del Club Tenco molti appassionati per il vernissage di mercoledì scorso tenuto a battesimo dall’assessore comunale alla cultura Silvana Ormea. In coda a tutto, decisamente affollato è stato il concerto conclusivo tenuto ieri, lunedì 12 da due ottimi musicisti come Massimo Dal Prà (pianoforte) e Giancarlo Mariani (mellophonium) in un programma jazzistico di filologico omaggio alla musica di Stan Kenton, il grande “band leader” di cui ricorre quest’anno il quarantennale della scomparsa. Un bilancio decisamente soddisfacente per quest’annata ricca di anniversari, che prelude ad una ventunesima edizione in auspicabile crescita.

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