Sanremo, affidati i lavori del Palasport. Posa della prima pietra all’inizio del 2020

30 agosto 2019 | 16:37
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Sanremo, affidati i lavori del Palasport. Posa della prima pietra all’inizio del 2020

L’unica offerta arrivata a Palazzo Bellevue è stata quella del raggruppamento Sicrea, Ercole e BancaImpresa

Sanremo. Sono stati affidati al raggruppamento di imprese formato dalla Sicrea S.p.A. (mandatario), Ercole consorzio stabile S.c.a.r.l. (esecutore), Iccrea BancaImpresa S.p.A (partner finanziario), i lavori di costruzione del palazzetto dello sport di Pian di Poma.

Il valore dell’appalto aggiudicato da Palazzo Bellevue con la formula del leasing in costruendo – il Comune pagherà poco per volta a opera consegnata chiavi in mano – è di 14 milioni e 500 mila euro, iva esclusa, con un ribasso d’asta nell’ordine del 1,8%. Se tutto andrà liscio, la posa della prima pietra è prevista entro la fine dell’anno o nei primi mesi del 2020.

L’impianto sportivo polifunzionale che sorgerà sullo spiazzale a oggi utilizzato per il parcheggio dei bus e dei camper sarà su tre piani: vi troveranno spazio due piscine dalla vasca comune. La parte da competizione a otto corsie, come previsto nel progetto iniziale, ha una lunghezza di 25 metri per 17 e una profondità massima di 1,75.

La palestra polifunzionale raggiunge i 900 metri quadrati. Al terzo piano fuori terra se ne troveranno due diverse per arti marziali.

Visto la vicinanza con lo stadio del baseball, gli attuatori realizzeranno anche due nuovi spogliatoi al servizio della società matuziana. Nel complesso principale troveranno luogo bar, ristorante e biglietteria, oltre ai locali per le conferenze stampa e le riprese televisive.

Tutt’intorno 218 posti auto, 6 per i pullman e 32 per i ciclomotori. La tribuna centrale avrà circa 640 posti a sedere. Quelli della piscina saranno di meno. La copertura curvilinea dovrebbe essere attraversata da pannelli fotovoltaici per il riscaldamento dell’acqua.

Oltre alla costruzione dell’immobile, l’appalto prevede un contratto di gestione della durata di 20 anni sottoscrivibile da un soggetto che sia distinto dall’appaltatore.

Il computo delle spese vive era di 8 milioni e 600 mila euro ai quali sono da sommare tutte le altre voci di costo. La locazione finanziaria pesa sulle casse dell’amministrazione comunale per circa 2,5 milioni da spalmarsi nel ventennio. Il canone da riconoscere al soggetto attuatore è di 550 mila euro circa all’anno più tre maxi rate finali da 1,5 milioni.

Il raggruppamento d’imprese guidato da Sicrea – unica realtà imprenditoriale che ha presentato un’offerta – ha già prospettato l’ipotesi che una parte degli interventi venga subappaltato.