Ospedaletti, progetto per trasformare il piazzale al mare in un’agorà con attracco per le barche
L’amministrazione Cimiotti spera di riportare le feste popolari sul lungomare nella prossima estate
Ospedaletti. Tra gli scaffali dell’ufficio tecnico della Città delle Rose c’è, chissà da quanto tempo, un progetto per trasformare il piazzale al mare in un’agorà con attracco per le imbarcazioni. A riscoprirlo e rispolverarlo in queste prime settimane di mandato è il nuovo primo cittadino Daniele Cimiotti che da quando lo ha visto ne conserva una copia nel cassetto della sua scrivania in Municipio, sognando di avere un domani i fondi necessari per passare dai sogni alla realtà.
Custodito gelosamente (non sono ammesse fotografie), lo studio di fattibilità ritrae un piazzale riqualificato, un molo al centro con passeggiata in cemento (attrezzata per l’attracco dei natanti), delle sedute a gradoni (stile auditorium di Pian d’Asché) che guardano verso monte il palco posizionato dove una volta suonavano i gruppi durante le serate danzanti. Quelle stesse feste popolari che, restyling o meno, Cimiotti vuole riportare nella sua tradizionale location. Lo aveva annunciato durante l’anteprima della 50^ sagra dei Pignurin, promettendo che per il prossimo anno sarebbe tornata nella sua storica ambientazione.
Non solo i Pignurin, l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di riutilizzare il piazzale per le manifestazioni estive, sfatando così il mito per cui l’area sarebbe inutilizzabile per problemi legati alla sicurezza e ai contenziosi: «Quella dell’impraticabilità del piazzale al mare è un balla, commenta seccamente Cimiotti. Si è utilizzato per 40 anni consecutivi senza intoppi, poi, per regioni legate allo sviluppo commerciale di Area24 e al progetto dei box interrati, chi ci ha preceduto ha deciso di spostare le feste nel centro del paese, smantellando i servizi e le cucine. Così non si è fatto più nulla. Noi stiamo già pensando alla prossima stagione: l’idea è di affittare un camion cucina in maniera tale da non dover reinvestire in impianti e strutture che durante l’anno si degradano.
Interverremo sicuramente per rafforzare la scogliera, ma non ci vuole granché per restituire questo luogo caro agli ospedalettesi alla comunità intera. Se poi arriverà una mareggiata – conclude il sindaco – vorrà dire che spenderemo qualche migliaio di euro per ripulire».