Operazione Patroclo il verdetto del Riesame: restano in carcere Gianni Morra ed Emanuela De Mita
Nell’ambito dell’inchiesta sulla cooperativa Caribù
Genova.Restano in carcere Gianni Morra (62 anni)e la sua compagna Emanuela De Mita (48 anni).
Morra e la De Mita sono indagati in quanto ritenuti amministratori di fatto della Cooperativa Caribù che gestiva i centri di accoglienza straordinaria “Cas” di Pian della Castagna a Sanremo e di Vallecrosia, per una serie di reati quali associazione a delinquere, turbativa d’asta, frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata e auto riciclaggio.
L’inchiesta denominata “Patroclo”, condotta dalla procura della Repubblica del capoluogo e dalla Guardia di Finanza ha fatto emergere, grazie alle intercettazioni, un quadro sconcertante di maltrattamenti nei riguardi dei richiedenti asilo e di utilizzo a dir poco disinvolto dei fondi erogati dalla prefettura per l’accoglienza.
Nei giorni scorsi il Riesame aveva respinto l’eccezione di incompetenza territoriale presentata dagli avvocati degli indagati volta al trasferimento dell’indagine diretta dal procuratore aggiunto Grazia Pradella e dal pubblico ministero Francesca Buganè Pedretti a Cuneo, città in cui si trovava la sede della cooperativa.
I giudici hanno, invece, concesso gli arresti domiciliari alle altre due persone che erano finite in carcere: Antonella Morra (59 anni) sorella Gianni e all’avvocato torinese Guido Tabasso (67 anni).