Monaco, serve un economo al Cipriani: Flavio Briatore lo cerca in provincia di Imperia
Lo stipendio base è di 2.000 euro netti al mesi. Sui social la cifra è stata giudicata «da fame»
Monaco. Opportunità di lavoro al Cipriani di Flavio Briatore. L’imprenditore ricerca per il ristorante sull’avenue Princesse Grâce un responsabile acquisti proveniente dalla provincia di Imperia. L’economo affiancherà lo chef e il management del locale e dovrà ricevere la merce, registrare fatture, immettere ordini e tenere aggiornato il sistema di controllo del magazzino. Si richiede una persona di buona volontà che parli francese e sappia utilizzare Excel. È importante che sia ordinata. Lo stipendio base? 2.000 euro al mese. Una cifra da “capogiro” per l’italiano medio che, tuttavia, ha scatenato i commenti più spietati sui social dove Briatore ha diffuso l’annuncio.
Al post, infatti, in molti si sono scagliati contro il manager piemontese accusandolo di promettere uno «stipendio da fame» per i costi della vita nel Principato, e irrisorio per un posto di lavoro di prima classe come il Cipriani, tra i ristoranti più frequentati dal jet set monegasco. Ma Briatore non si è fatto mettere al palo: ha fatto intendere a chi «uno stipendio importante di 2.000 euro al mese netti» non basta, di guardare altrove e ha aperto le porte ai cinquemila frontalieri che ogni giorno si recano a Monte Carlo da Ventimiglia, Bordighera o Sanremo per uno stipendio anche minore.
Ecco la risposta: «Considerato che molte persone commentano ironicamente dicendo che uno stipendio importante di 2.000 euro al mese netti, non permette di vivere a Montecarlo, ho il piacere di dirvi che ogni giorno quasi cinquemila persone, partono da Ventimiglia, Bordighera, la provincia di Imperia, e qualcuno anche da più lontano, per venire a lavorare a Monaco, da frontalieri. Lo stesso accade ad esempio a Lugano con molti italiani che giornalmente vanno in Svizzera a lavorare. Deridere questo annuncio con tanta superficialità, significa deridere queste persone e le loro famiglie, ed i sacrifici che fanno per avere la dignità di un lavoro, di una prospettiva e di un futuro migliore. Probabilmente queste persone sono le stesse che preferiscono il Reddito di Cittadinanza al prendere in mano la propria vita, il proprio destino ed il proprio futuro lavorando seriamente, per aziende serie come la nostra».
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