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Imperia, trasformazione dell’Isah in Fondazione: i dubbi di Cgil e Uil sulla “mobilità speciale” annunciata dalla Viale

1 agosto 2019 | 16:20
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Imperia, trasformazione dell’Isah in Fondazione: i dubbi di Cgil e Uil sulla “mobilità speciale” annunciata dalla Viale

In gioco lo status dei lavoratori da pubblico a privato

Imperia. Attraverso un comunicato congiunto  a firma Tiziano Tomatis, segretario provinciale Funzione pubblica della Cgil e Milena Speranza (Uil Fpl) fanno ulteriori considerazioni a proposito  della riunione del tavolo aperto in Prefettura sullo status dei lavoratori dell’Isah coinvolti nel percorso di trasformazione della struttura da Ente di diritto pubblico a Ente di diritto privato.

«Abbiamo preso molto positivamente atto scrivono Tomatis e Speranza –  della grande disponibilità dichiarata in sede prefettizia dall’assessore regionale alla Salute Sonia Viale a tutela dei lavoratori. Come abbiamo però manifestato in quella sede, abbiamo riscontrato proposte parziali che rischierebbero di produrre due ordini di iniquità proprio a discapito dei lavoratori. Il primo è che l’Istituto garantirebbe continuità occupazionale, ma qualora in futuro volesse procedere a riorganizzazioni o denunciasse eventuali esuberi, tutti i lavoratori, perdendo lo status di pubblici dipendenti non potrebbero più accedere a mobilità verso altri enti pubblici».

«Il secondo -prosegue la nota –  riguarda i lavoratori impiegati presso analoghi enti che hanno, come oggi l’Isah, proceduto negli anni passati o che vorranno procedere ad analogo percorso. Poiché crediamo che forme forzate di “mobilità speciale”, così come sono state riportate dall’assessore in sede prefettizia, siano di dubbia fondatezza giuridica abbiamo chiesto, sempre in quella sede, di definire un protocollo quadro nel quale vengano riconosciute a tutti i lavoratori le stesse possibilità».

«In tale direzione abbiamo chiesto alle nostre segreterie regionali – concludono – che si attivino al fine di garantire, secondo le procedure previste dalla legge, per tutelare tutti i lavoratori della Regione che sono stati coinvolti nel percorso di trasformazione delle strutture di appartenenza da Ente di diritto pubblico a Ente di diritto privato».