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Imperia, al Parasio il ricordo della principessa Hagere. Don Luigi: «Un angelo che ci guarda da lassù»

18 agosto 2019 | 19:24
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Giacomo Raineri: «Imperia e il Parasio città e quartiere solidali, anche in questi tempi difficili»

Imperia. «Un angelo che è volato in cielo e che sicuramente ci guarda da lassù». Con queste parole il vice parroco della cattedrale di San Maurizio don Luigi ha voluto ricordare nel pomeriggio di oggi la piccola Hagere, la Principessa del Parasio, in occasione della semplice ma toccante cerimonia che si è svolta nella città alta voluta dalla famiglia Kilani.I genitori e i fratelli della bambina di origine tunisina hanno, infatti, voluto ricordare il brutale delitto che 19 anni fa portò via la loro figlia e sorellina di 4 anni sconvolgendo la città e l’Italia intera.

L’orazione ufficiale è stata tenuta dal presidente del Circolo Parasio  Giacomo Raineri.«Oggi, per desiderio della famiglia come ormai da tantissimi anni -ha detto Raineri –  ricordiamo Hagere, che allora era una bambina e che oggi sarebbe una signorina e lo facciamo su questa piazza perché e qua che tante volte ha giocato e ha trascorso anche gli ultimi momenti della sua giovanissima vita.  Vuole anche essere una testimonianza do solidarietà, amicizia e comprensione e per dire a chi ci ascolta e chi segue, che questa è una città solidale e che questo è un quartiere solidale e vuole rimanerlo. Viviamo momenti difficili, quindi iniziative come queste oltre che a ricordare aiutano a portare una testimonianza non solo di affetto e di amicizia alla famiglia ma hanno un valore intrinseco».

Presenti, oltre alle autorità,  una piccola folla di abitanti del Parasio molti con le lacrime agli occhi e anche alcuni rappresentanti dei media che all’epoca avevano seguito la vicenda che aveva tenuto col fiato sospeso Imperia e tutto il Paese.

L’Arma dei carabinieri era rappresentata dal tenente colonnello Pier Enrico Burri e dal maggiore Giovanni Diglio, la Polizia di Stato dalla dottoressa Lucarelli la Guardia di finanza dal luogotenente Florenzo De Santis.

Tra le autorità presente anche il presidente della Provincia Domenico Abbo.

Al termine della cerimonia il padre di Hagere Abdel che a differenza della mamma Layla tornata in Tunisia, non ha mai lasciato l’Italia e il fratello Cais come nella tradizione del loro paese hanno offerto un piccolo rinfresco ai presenti in memoria della bambina.