Il ricordo della tragedia del Ponte Morandi nelle parole della politica imperiese

14 agosto 2019 | 16:40
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Il ricordo della tragedia del Ponte Morandi nelle parole della politica imperiese

In tanti sindaci e consiglieri comunali si sono affidati ai social per esprimere vicinanza alle famiglie delle vittime

Sanremo. Sono molti i protagonisti della politica imperiese che ha scelto di affidarsi ai social per ricordare le vittime della tragedia del Ponte Morandi nel giorno dell’anniversario. Da questa mattina sindaci e consiglieri comunali, chi con più parole, chi con messaggi brevi ma ugualmente sentiti, si sono alternati postando sulle fan page di facebook il proprio messaggio di cordoglio.

Ad un anno dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi, il Sindaco Alberto Biancheri ha rivolto un pensiero alle vittime e alle loro famiglie: “Erano le 11.36 del 14 agosto dell’anno scorso, quando un’immane tragedia colpì Genova, la Liguria, un intero Paese, lasciando dietro di sé una scia di morte e devastazione.

Una tragedia che causò 43 morti. Persone che stavano vivendo con normalità la vigilia di Ferragosto, chi recandosi al lavoro, chi in partenza per le vacanze, chi di ritorno a casa dai propri cari. Vittime innocenti di una sciagura che poteva e doveva essere evitata.
Oggi, ad un anno di distanza dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi, nel giorno della dolorosa commemorazione, anche la Città di Sanremo si stringe intorno alle famiglie delle vittime e a tutta la comunità genovese”.

All’insegna della riscossa il pensiero di Sergio Tommasini, capogruppo dei 100percentoSanremo e sfidante alle elezioni di Biancheri: “Un duplice sentimento. Il ricordo delle vittime del ponte morandi. L’ottimismo e la speranza della ricostruzione che procede senza soste.
Tra poche ore la nostra regione liguria ricorderà un evento drammatico che da una parte ha segnato la storia e dall’altra ha evidenziato la capacità di rialzarsi e costruire. ❗️Caratteristiche proprie di noi italiani!”.

Così invece il sindaco di Taggia Mario Conio: “Le 11,36 del 14 agosto 2018… il trascorrere di quel minuto ha cambiato per sempre Genova, l’Italia e le nostre coscienze. Da quel maledetto giorno tanto è stato fatto ma tanto rimane da fare. Allego una foto delle fondamenta del nuovo ponte ,unito alla bandiera della nostra nazione e di Genova; che sia un’immagine di speranza e buon auspicio per il futuro della nostra Genova e della nostra Italia. #sempreinsiemeavoi”

Fulvio Gazzola primo cittadino di Dolceacqua ha voluto invitare al ricordo in silenzio la cittadinanza: “Per ricordare le vittime e non dimenticare il crollo del ponte Morandi ed a sostegno alla Citta di Genova, alle 11.36 verranno suonati rintocchi dalla campana della Chiesa Parrocchiale”.

Sintetico e ricco di hashtag il contributo di Giorgio Giuffra sindaco di Riva Ligure: “Non dimenticare per vivere #Genova. Riva Ligure è avanti #NelVersoGiusto. Riva prima di tutto. Di +”.

Più prolisso, invece, il ricordo di Enrico Ioculano ex sindaco di Ventimiglia: “Esattamente un anno fa mi trovavo in Prefettura ad Imperia ad un tavolo tecnico per far fronte ad un problema di viabilità riguardante Ventimiglia e altri comuni limitrofi, quando ci giunse la notizia del crollo del ponte Morandi: rimanemmo tutti di pietra.

Ricordo che dopo pochissimo si congedarono dalla riunione i Vigili del fuoco e la Polizia, richiamati immediatamente a Genova, e poco alla volta tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine: ancora non si conosceva l’entità della tragedia.

Proseguimmo la riunione in un clima di angoscia. Il nostro pensiero era altrove, ognuno di noi pensava ai parenti in viaggio e agli amici genovesi che avremmo voluto chiamare uno a uno, alle centinaia di volte che avevo percorso quel ponte per andare all’università e in seguito per lavoro, alle code interminabili sulla A10 e ad altre mille cose che ti corrono in mente in un attimo.

Poi torni a quel tavolo, alla realtà, e pensi che lì potevi esserci tu. E ti urtano le sfilate, gli annunci, le polemiche su chi sarà il commissario straordinario, i dietrofront, le dirette TV.

La miglior manifestazione di rispetto oggi è il lavoro in silenzio. Così come in silenzio si può procedere al riscatto di una città, di una regione e insieme di un paese intero”.