Endurance, ai microfoni di R24 ospite Moreno Codeluppi del team motociclistico “No limits”
Ha cominciato a correre nel 2003 e in quindici anni è diventato team manager della sua scuderia, ritagliandosi un ruolo di tutto rispetto in questo settore
Sanremo. E’ stato ospite ieri della trasmissione di R24 “L’ombelico del mondo” con Donatella Durando e Agostino Orsino, l’italiano più rappresentante delle due ruote nel mondo nella categoria endurance, Moreno Codeluppi.
Moreno ha cominciato a correre nel 2003 e in quindici anni ha iniziato a viaggiare in tutto il mondo diventando team manager del team motociclistico “No limits”. Si è dunque ritagliato un ruolo di tutto rispetto nell’endurance, tanto che solo domenica scorsa ha ricoperto il ruolo di commentatore ufficiale della corsa endurance delle otto ore di Suzuka.
Perché la scelta dell’endurance?: «La scelta viene nella notte dei tempi – scherza Moreno – , come tutti i piloti allora correvo e avevo voglia di fare tanti giri in pista quindi questa era la categoria perfetta per me. Ho iniziato con questa specialità nel 2003, quando c’era la possibilità di fare questo campionato del mondo ed erano presenti in calendario due gare in Italia all’epoca. Oggi ci sono poche gare in Italia, questo è dovuto principalmente agli organizzatori italiani, ma so che qualcosa si sta muovendo e hanno iniziato a lavorarci», racconta Codeluppi.
Domenica scorsa ha avuto «l’onore e il piacere di commentare una delle gare più belle in assoluto che io abbia mai visto, e solitamente le vedo dal vivo. Quest’anno a Suzuka si giocava la vittoria della gara e il campionato del mondo, la gara è stata vinta dalla Kawasaki con Leon Haslam e Johathan Rea. Le tre case ufficiali Yamaha, Honda e Kaswasi se le sono date di santa ragione per sette ore e quarantacinque minuti e fino all’ultima c’è stata battaglia. Il campionato del mondo è stato ricco di colpi di scena, fino all’ultimo minuto sembrava che ormai la Suzuki si fosse assicurata la vittoria del mondiale, ma invece ha rotto il motore a cinque minuti dalla fine», racconta Moreno.
Moreno Codeluppi è il team manager della scuderia “No limits”: «La scelta del nome è perché non ci poniamo limiti. Con l’endurance si passano tante ore in moto, nel campionato ci sono due ventiquattro ore, la Boldor e la Ventiquattro ore di lemans, e tre di otto ore. L’anno scorso nella Boldor ci siamo classificati in terza posizione, siamo stati il primo equipaggio italiano ad andare a podio in una ventiquattro ore e quindi è stata un’ulteriore felicità, speriamo quest’anno di ripeterci. Il nostro team corre con le Suzuki gsk r1000 di colore giallo e nero con il numero 44. In queste gare i piloti si alternando, fanno turni di guida dettati dall’autonomia del serbatoio della moto che varia dai cinquanta minuti a un’ora e poi si hanno due turni di riposo quando ci sono i compagni».
Il team motociclistico di Moreno Codeluppi collabora con Pirelli: «Sono due anni che siamo supportati in maniera diretta, ci danno i prototipi da provare e questo non sempre un vantaggio, però siamo un team di sviluppo abbiamo la garanzia di avere il materiale migliore», spiega.
Il campionato è finito e la stagione 2019/2020 parità a settembre, questo è un momento delicato per il team che è alle prese con la scelta dei piloti: «Ho confermato per i due terzi la squadra che l’anno scorso è andato a podio, per il terzo pilota stiamo decidente. Abbiamo Luca Scassa, conosciuto dagli appassionati per suoi trascorsi in moto Gp e in Superbike è un vanto sia per noi che per lui il fatto che abbiamo firmato un contratto l’anno scorso di due anni perché è una cosa che nel motociclismo italiano è rara», ha concluso.