Bordighera, minoranze presentano mozione di sfiducia contro vicesindaco Bozzarelli

30 agosto 2019 | 19:33
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Bordighera, minoranze presentano mozione di sfiducia contro vicesindaco Bozzarelli

Sindaco Ingenito: « Respingo con fermezza l’affermazione secondo la quale il mio silenzio e quello della maggioranaza sarebbero conniventi»

Bordighera. Le minoranze consiliari hanno presentato stamani una mozione di sfiducia al vicesindaco Mauro Bozzarelli per il post pubblicato sulla propria pagina Facebook che accostava il ‘caso Bibbiano’ al Partito democratico. Lo rende noto il sindaco Vittorio Ingenito.

«Oggi è stata protocollata in Comune una mozione di sfiducia al Vicesindaco Mauro Bozzarelli con richiesta di dimissioni da Vicesindaco ed assessore del Comune di Bordighera per il post su FaceBook con la seguente affermazione: “É evidente dai numeri che Salvini abbia sbagliato i suoi conti. Non ha tenuto in considerazione la voglia di Mattarella di riaffidare il paese al PD. Avanti con i mercanti di bambini e gli antagonisti dello sviluppo”.  Se da un lato comprendo bene le ragioni delle opposizioni, dall’altro respingo con fermezza l’affermazione secondo la quale il mio silenzio e quello della maggioranaza sarebbero conniventi, avvallando così il comportamento del vicesindaco», dichiara il sindaco.

«La mozione sarà discussa in occasione del prossimo Consiglio Comunale, ci tengo tuttavia ad anticipare alcuni aspetti che possano togliere ogni dubbio sul coinvolgimento del sottoscritto e della maggioranza – continua il sindaco Vittorio Ingenito -Sono stato informato della pubblicazione del post dallo stesso Vicesindaco Bozzarelli che mi ha chiamato per avvisarmi che aveva commesso un grave errore descrivendomi di quanto accaduto. Ho immediatamente convocato una riunione di maggioranza che si è tenuta in sala giunta per tutte le valutazioni del caso; lo stesso Bozzarelli mi aveva già prima inviato un messaggio nel quale offriva le sue dimissioni al fine di evitare ogni imbarazzo al sottoscritto ed al tutto il gruppo di maggioranza. Seguiva un colloquio telefonico nel quale ribadiva le sue pubbliche scuse a chi era stato offeso, scuse che tra l’altro aveva già riportato sulla sua pagina Facebook».

Continua Ingenito: «Né il sottoscritto né la maggioranza che rappresento condividono le affermazioni contenute nel post pubblicato che sono state ritenute offensive e lesive dell’immagine di un partito politico e delle funzioni istituzionali del Presidente della Repubblica da parte dei sottoscrittori della mozione. Ogni ulteriore approfondimento dell’accaduto verrà affrontato nella sede più opportuna, ovvero in Consiglio Comunale dove si potranno esprimere compiutamente tutte le valutazioni e considerazioni su quanto accaduto. Reputo in ogni caso che, l’aver immediatamente compreso il grave errore commesso ed aver prontamente chiesto scusa alle persone offese, non potranno non essere tenute nella debita considerazione in sede di discussione e di votazione della mozione».