Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico

1 agosto 2019 | 08:00
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Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico
Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico
Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico
Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico
Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico
Bordighera Alta, museo a cielo aperto: il progetto della giunta Ingenito per il centro storico

L’iniziativa degli assessori Marzia Baldassarre e Melina Rodà, portata avanti con il contributo del consigliere Laura Pastore, di Gianluca Gazzano e dell’associazione A pria presiuza

Bordighera. Far conoscere Bordighera Alta, le sue piazze, i suoi carruggi e le tante bellezze, visibili e nascoste, attraverso visite guidate che porteranno dal centro storico alla scoperta del caratteristico e unico sentiero del Beodo e delle dimore d’epoca come villa Garnier, e villa Mariani che racchiudono una storia segreta e affascinante, tutta da scoprire.

E’ il progetto, ampio e articolato, dell’amministrazione Ingenito, portato avanti in modo particolare dagli assessori MarziaBaldassarre e Melina Rodà con il prezioso contributo del consigliere Laura Pastore.

“Bordighera Alta – Museo a Cielo Aperto”: è questo il nome dell’iniziativa studiata dalla giunta comunale insieme con l’associazione ‘A Pria Presiuza’, formata da volontari che da anni operano sul territorio bordigotto. «Il nostro scopo è partire dal binomio innovazione – tradizione, guardando a una visione complessiva di sviluppo della città, partendo dalla valorizzazione del centro storico – spiega l’assessore Baldassarre -. Questo permetterà un’attrazione turistica e una leva di crescita sul piano cultuale, sociale ed economico».

L’amministrazione comunale punta a un turismo ‘esperienzale’, per restituire ai visitatori tradizione e tipicità autoctone. Un modo di viaggiare ricercato da chi vuole vivere esperienze autentiche, scoprendo e riscoprendo un borgo dalla tradizione secolare.

Il progetto è di ampio respiro e si concretizza in una serie di iniziative che insieme costruiscono i tasselli di un puzzle raffigurante Bordighera Alta. Dall’inserimento, grazie all’interessamento di Marzia Baldassarre, nel circuito FAI (Fondo Ambiente Italiano) alla rivalutazione del Beodo, con l’ausilio di Gianluca Gazzano, fino all’orto didattico, che coinvolgerà i più giovani tra i cittadini in modo da insegnare loro l’importanza di rispettare l’ambiente e le peculiarità del territorio. Arte, cultura, ma anche economia e lavoro: «L’idea è quella di creare percorsi, tour guidati, che portino la gente a visitare il centro storico – spiega l’assessore Rodà -. Tutto questo partendo dalle bellezze che già abbiamo, come villa Garnier o villa Mariani. Dopo aver fatto un giro nei carruggi, i turisti verrebbero accompagnati a visitare le ville o a fare una passeggiata sul Beodo. A conclusione del percorso, un aperitivo organizzato di volta in volta in un locale diverso tra quelli del centro storico che aderiranno all’iniziativa».

E poi manifestazioni, con un calendario già ricco e studiato nei dettagli per eventi che, da Halloween il 31 di ottobre, sono già programmati fino a maggio. Tra le novità: la ‘Festa dei lavoro di una volta’, che cadrà proprio il 1 maggio, con il Paese Alto che tornerà al passato in cui il tempo era scandito dai rintocchi delle campane. Un tempo fatto di manualità e artigianato, riproposto da artigiani veri che spiegheranno, nei diversi angoli del borgo, le tecniche dei loro mestieri.

Tra gli eventi anche la ‘Beodo Urban Trail’: una passeggiata non competitiva lungo il sentiero del vecchio acquedotto, la cui prima edizione ha riscosso un successo inaspettato, segno che la strada intrapresa è quella giusta. «Per il Beodo – continua l’assessore Baldassarre – Abbiamo realizzato una guida ad hoc, che verrà stampata a breve. Sulla guida i visitatori troveranno i punti di interesse del sentiero, come la cascata nel bosco, l’ulivo di San Giuseppe, il ponte romano, gli scorci scelti da Monet per le sue opere. Gli stessi saranno inseriti in un totem a inizio del percorso e segnalati lungo lo stesso». Il progetto verrà ‘auto-finanziato’ grazie agli introiti della ‘Beodo Urban Trail, che verranno utilizzati in parte per scopi benefici e in parte per acquistare l’arredo da inserire lungo il sentiero. Con gli incassi della passata edizione, ad esempio, oltre a pagare la sterilizzazione di numerosi gatti randagi, sono state acquistate una targa e una panchina da collocare nel luogo in cui il pittore Nestel si fermò a dipingere.

Seguendo l’esempio della Montessori, poi, verrà creato un orto didattico in un terreno concesso in comodato gratuito al Comune dalla famiglia finlandese che lo ha acquistato. Gli alunni delle classi elementari verranno prima istruiti dagli studenti dell’Agraria di Sanremo che insegneranno loro le basi della coltivazione delle semenze. Dopo le lezioni teoriche, i bambini verranno accompagnati al Beodo per mettere in pratica le nozioni acquisite.

«Quando abbiamo iniziato a parlare di questo progetto – spiega Melina Rodà – Ci siamo resi conto dell’entusiasmo della gente e questo ci ha fatto estremamente piacere. Coinvolgere i residenti e le attività commerciali del posto è fondamentale».

Bordighera Alta è il primo dei tre centri storici della ‘Città delle Palme’ sul quale l’amministrazione investirà risorse ed energie. «Ma non dimenticheremo né Sasso né Borghetto San Nicolò – conclude la Rodà -. Sono due centri altrettanto belli e vanno anch’essi rivalutati e riscoperti».