A Sanremo un workshop su “la cooperazione per lo sviluppo della floricoltura”

Sarà presente l’assessore regionale all’Agricoltura, Allevamento, Caccia e Pesca, Acquacoltura, Parchi e Biodiversità, Sviluppo dell’Entroterra, Escursionismo e Tempo Libero Stefano Mai
Sanremo. L’8 agosto si terrà il workshop “la Cooperazione per lo sviluppo della floricoltura”, che avrà luogo all’Istituto Regionale per la Floricoltura alle 10.
Sarà presente l’assessore regionale all’Agricoltura, Allevamento, Caccia e Pesca, Acquacoltura, Parchi e Biodiversità, Sviluppo dell’Entroterra, Escursionismo e Tempo Libero Stefano Mai e delle autorità del Comune di Sanremo.
Il programma:
– alle 9.45, registrazione
– alle 10, sala riunioni dell’Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF), in via Carducci 12, saluti istituzionali.
– alle 12.30, dibattito e conclusione dei lavori
– alle 13.30, buffet
Nel pomeriggio, visita alle strutture. Durante la conferenza sarà disponibile un servizio di traduzione simultanea.
«L’accresciuta sensibilità dei cittadini a livello globale ha portato ad aumentare le richieste di fiori, piante, alberi e
cespugli da esterno a scopo ornamentale. D’altra parte, l’uso di specie ornamentali nei campi di applicazione del
benessere umano ed ambientale è sempre più considerata dal consumatore. La domanda oltre confine di prodotti
italiani è, pertanto, aumentata ed è stata affiancata anche da una crescente richiesta nazionale che fa registrare oltre
20 mln gli italiani indirizzati al lavoro negli orti, nei giardini o e nei terrazzi con l’arrivo della primavera.
Il settore florovivaistico Made in Italy, con un valore della produzione attorno ai 2,5 miliardi di euro, è uno dei settori di punta dell’economia agricola del nostro paese e conta 100 mila addetti su 27mila aziende, diffuse su tutto il territorio nazionale e con distretti importanti in Toscana, nel Lazio e in Liguria. Le esportazioni evidenziano un saldo attivo nella bilancia commerciale nazionale; piante, alberi, arbusti e cespugli da esterni, complessivamente, rappresentano i tre quarti dei prodotti richiesti dall’estero. Importanti sono anche le fronde recise, i ranuncoli, i garofani e i tulipani come quelli del primo giardino italiano “pick your own” aperto a Cornaredo (in provincia di Milano) dove i consumatori possono entrare e cogliere personalmente scegliendo fra 350mila fiori per 312 varietà differenti.
L’Istituto Regionale per la floricoltura (IRF) è l’Ente strumentale della Regione Liguria con la missione di supporto alla filiera florovivaistica; nel tempo, l’Istituto ha sviluppato strategie di collaborazione nazionali ed internazionali al fine di promuovere lo sviluppo di conoscenze e l’introduzione di innovazione di prodotto e di processo nelle imprese del settore. A seguito di un percorso indirizzato ad instaurare cooperazioni tecnico-scientifiche con strutture internazionali, l’IRF ha siglato un accordo di collaborazione con l’Institute of Vegetables and Flowers, Chinese
Academy of Agricultural Sciences (CAAS), Pechino, Cina. In un’ottica di valorizzazione multifunzionale delle aziende
del territorio, altresì, il nostro Ente ha promosso collaborazioni con le Sezioni di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche ed Alimentari e di Farmacologia e Tossicologia dell’Università di Genova che è partner nell’attuazione di un progetto Interreg Alcotra “FINNOVER” rivolto alla valorizzazione delle filiere verdi sul territorio e di cui l’IRF è capofila.
Il prossimo 8 agosto vogliamo promuovere un momento di riflessione sull’importanza della cooperazione per lo
sviluppo della nostra floricoltura. In tale ambito, abbiamo l’onore ed il piacere di ricevere la qualificata delegazione
cinese presso il nostro Ente. Saranno con noi la prof.ssa Xiuxin Zhang ed il Prof. Wang Shunli che presenteranno le
loro ricerche rivolte al miglioramento genetico della peonia nell’ottica di ottenere nuove varietà di impatto
ornamentale, in grado di fornire una produzione anticipata e con carattere di rifiorenza nel corso dell’anno.
Le loro ricerche hanno importanti ricadute in campo scientifico ed applicativo e sono state oggetto di brevetti volti a definire tecniche di forzatura per la coltivazione della peonia in vaso o in contenitore e per lo stoccaggio del post-raccolto. Dal loro lavoro di ibridazione sono state ottenute una decina di varietà pronte ad essere immesse sul mercato e la loro collezione di peonie raggruppa più di 500 genotipi tra specie selvatiche ed ibridi.
In considerazione della crescente importanza che la peonia sta registrando nel nostro Paese e nella nostra Regione sia a livello ornamentale sia quale componente di preparati nutraceutici e/o terapici, Vi invitiamo a partecipare alla
conferenza e al dibattito che vuole stimolare un confronto con le istituzioni e la produzione indirizzato a valutare
come valorizzare la peonia nelle filiere produttive attraverso il rafforzamento di questi importanti rapporti nazionali
ed internazionali» – affermano il presidente Irf Giovanni Luca Boeri e il direttore Irf Margherita Beruto.