Targhe estere, Associazione Fai frontalieri: «I testi degli emendamenti al decreto sicurezza bis non risolvono il problema»

11 luglio 2019 | 16:18
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Targhe estere, Associazione Fai frontalieri: «I testi degli emendamenti al decreto sicurezza bis non risolvono il problema»

«Siamo ancora in tempo per modificare o convergere con il testo di Fratelli d’Italia o quello che avevo proposto che è simile»

Ventimiglia. «Sono usciti i testi degli emendamenti al decreto sicurezza bis su problema dei veicoli con targa straniera condotti sai frontalieri italiani – fa sapere Roberto Parodi dell’Associazione Fai frontalieri – Purtroppo mi duole vedere che i testi presentati dalla maggioranza non risolvono il problema o per lo meno lo risolvono solo in determinati casi».

«Se un veicolo è intestato a una ditta individuale, maggioranza dei casi, quindi a persona fisica, non può essere condotta da un residente in Italia. Nel caso di autisti privati, Monaco ne conta centinaia ma anche i Francia sono presenti, se è di nazionalità straniera non ha problemi ma colmo dei colmi se è italiano non può guidare in Italia.

In questo ultimo caso addirittura la legge ci pregiudica dei posti di lavoro e mette a rischio quelli già esistenti. Questi sono solo alcuni casi ma questa legge pregiudica anche molte altre condizioni. In pratica una legge per contrastare i furbetti stranieri contrasta i cittadini italiani.

Mi rivolgo con amicizia alla lega lo slogan prima gli italiani facciamo che non sia prima sanzionati gli italiani. Siamo ancora in tempo per modificare o convergere con il testo di Fratelli d’Italia o quello che avevo proposto che è simile» – dice Parodi.

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