Scuole Pascoli inagibili, si cercano aule dove trasferire medie e superiori

3 luglio 2019 | 11:41
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Scuole Pascoli inagibili, si cercano aule dove trasferire medie e superiori

Ipotesi mercato dei fiori valida solo per l’istituto Turistico. Permane il nodo delle medie

Sanremo. Si corre contro il tempo per trovare una soluzione all’emergenza delle classi inutilizzabili della Pascoli. Più di 600 studenti delle medie e dell’istituto Turistico a settembre non potranno rientrare nella propria scuola perché l’istituto è stato dichiarato inagibile a causa delle sue precarie condizioni strutturali.

Sta vivendo vere e proprie ore di fibrillazione il sindaco Alberto Biancheri che deve farsi carico di un problema così importante a due mesi dalla ripresa delle lezioni. Un problema da condividere con la Provincia che ne è competente e con la Regione, l’unico ente che al momento avrebbe le risorse economiche per farvi fronte.

Dove finiranno gli alunni e i ragazzi delle 17 classi coinvolte? L’unica soluzione percorribile sembrerebbe essere quella del mercato dei fiori. L’immobile comunale gestito da Amaie Energia e nel quale si alternano le attività di associazioni e il lavoro dei fioristi, avrebbe sì gli spazi per accogliere una buona parte degli studenti, ma è noto che le sue caratteristiche non sono delle migliori. Infatti, l’amministrazione comunale ha proposto di recente un aumento del canone di affitto alla propria società partecipata per liberare risorse da investire nell’edificio, il quale ha bisogno di lavori ingenti al tetto. Una messa in sicurezza auspicata da tempo e che preoccupa i vertici stessi di Amaie, i quali dovrebbero assumersi la responsabilità di ospitare dei giovani in un luogo, al momento, inidoneo.

L’ipotesi di spostarsi nel mercato di Valle Arma è stata accolta dal preside dell’istituto comprensivo Ruffini-Aicardi Giuseppe Monticone ma bocciata categoricamente della dirigente delle scuole medie Anna Maria Fogliarini. Rimarrebbe, quindi, il nodo del ricollocamento di circa 300 alunni.

L’amministrazione comunale starebbe verificando la disponibilità degli altri plessi comunali, per esempio nella scuola elementare di Verezzo che dovrebbe avere delle aule vuote o Villa Zirio, senza certificato antisismico, ma che potrebbe andare bene come soluzione transitoria. Si è parlato anche di una collaborazione con le scuole paritarie, ma i costi per le casse pubbliche sarebbero proibitivi.