Sanremo, scuola Pascoli pericolante. Il Comune sapeva
Scambio di mail tra i periti e Palazzo Bellevue. Ora le opposizioni chiedono consiglio ad hoc
Sanremo. Alla vigilia della campagna elettorale il Comune aveva avuto notizia dei gravi problemi che si erano manifestati dalle prime prove di carico fatte sulla scuola Pascoli che ospitava oltre seicento studenti tra alunni delle scuole medie e delle superiori. Una prova determinante che si inserisce nel caso scoppiato alcuni giorni fa, quando l’amministrazione Biancheri ha deciso di chiudere il plesso, è contenuta a pagina tre della relazione tecnica dell’architetto Giuseppe Marotta della provincia di Messina che ha guidato il pool di esperti incaricati da Palazzo Bellevue di verificare le condizioni dell’edificio di corso Cavallotti.
Una situazione almeno in parte nota, tanto che, già a inizio maggio, erano state prospettate le criticità maggiori dell’istituto. La conferma arriva dal dirigente del settore lavori pubblici l’ingegnere Danilo Burastero, che ha dichiarato di aver avuto notizia delle importanti problematiche della struttura ma che «in accordo con l’amministrazione comunale si era deciso di non chiudere la scuola perché le analisi effettuate erano da rivedere».
Nel documento (che alleghiamo), si specifica quanto segue: «Con Determina dirigenziale n. 3308 del 05-11- 2018 a modifica della determina n. 3295 del 31/10/2018 è stato affidato al RTP formato dal Arch. G. Marotta (Capogruppo), Ing. A. Alimonti, Arch. M.R.S. Mazzeo, Ing. A. Nocifora, Arch. F. Pintaudi, Ing. L. Palmeri, Ing. A. Conti Nibali, Ing. M. Ricci, Geol. A. Collovà, l’incarico di verifiche di vulnerabilità sismica della Scuola Media Pascoli, CIG. 7663109598.
Ai fini dell’espletamento dell’incarico, in data 01, 02, 03 aprile 2019, sono stati eseguiti i rilievi geometrico-strutturali-materici e di dettaglio delle strutture resistenti, propedeutici alle verifiche di vulnerabilità sismica; in data 18, 19 Aprile 2019, sono state eseguite prove in situ su elementi resistenti, volti a determinarne le loro caratteristiche meccaniche principali; responsabile dell’esecuzione delle prove in situ ed in Laboratorio nonché dei ripristini delle indagini sulle strutture è il laboratorio “LABORTEST S.r.l.” di Pescara (PE) – aut. M.I.T. 0000232 del 24/10/16 (Circ. 7617/STC – Sett. A).
Durante il suddetto sopralluogo e in seguito alle indagini compiute, oltre alle diverse criticità rilevate all’interno dell’immobile, è stato riscontrato lo stato precario e pericolante con fenomeni di deformabilità di parte della copertura esistente ed evidenti avvallature nella zona centrale dei solaiche risultavano “muoversi” sottoposti a carichi dinamici e accidentali. Pertanto questo RTP in accordo con il RUP (responsabile unico del procedimento) ha comunicato le suddette criticità mediante mail inviate alla S.A. in data 9/04/2019 e 14/05/2019.
…Il presente elaborato si propone di valutare il comportamento strutturale ed analizzare i livelli di sicurezza ed adeguatezza strutturale e sismica del fabbricato realizzato in muratura denominato “Scuola Media Pascoli”- CIG: 7663109598, confinante a monte con la strada pubblica, Corso Cavallotti, e a valle con un ampio piazzale scoperto, posto a livello inferiore rispetto alla quota stradale e ad esso pertinente, nonché di fornire indicazioni preliminari sui possibili interventi di miglioramento sismico».
Il 9 aprile prima e il 14 maggio poi, stando alla documentazione depositata dall’architetto Marotta, in Comune era arrivata una doppia comunicazione che preventivava la gravità della situazione. Gravità delle cose che stando a quanto ribadito dall’amministrazione pubblicamente, è stata compresa pienamente solo il giorno in cui la perizia è stata protocollata ufficialmente: il 13 di giugno. Dopo il 13, infatti, la giunta Biancheri aveva deciso di chiudere l’istituto alle attività didattiche a partire dall’anno prossimo.
Nel frattempo qualcosa doveva essersi smosso sotto traccia. Gli esami della maturità dei liceali – come raccontano alcuni insegnanti – non si sarebbero svolti alla Pascoli ma all’alberghiero di Arma di Taggia. Mentre quelli delle medie, sempre secondo gli stessi professori che li hanno tenuti, sono proseguiti in corso Cavallotti fino al 29 di giugno.
Eppure la perizia definitiva così recita in conclusione: «…in riferimento ai risultati ottenuti nelle analisi svolte, così come imposto dalle vigenti normative, si ritiene di dover procedere in maniera indubbia, indispensabile, indifferibile ed urgente ad interventi di rafforzamento, miglioramento, adeguamento sismico della struttura esistente, che da un lato eliminino le singole fragilità riscontrate e dall’altro conferiscano alle strutture capacità resistenti, duttili e di spostamento notevolmente superiori fino al raggiungimento dell’adeguamento sismico, così da riportare a livelli di sicurezza accettabili…».
Parole, scritte nero su bianco, che hanno allarmato le opposizioni: 100xcentoSanremo, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia vogliono vederci chiaro. I consiglieri del centrodestra cittadino hanno chiesto un consiglio comunale monotematico per discutere delle Pascoli.
A fornire una versione dal Palazzo alla vicenda è il dirigente del settore lavori pubblici l’ingegner Burastero: «Problemi gravi sappiamo che ce ne sono da vent’anni. Nel 2016 e nel 2017 l’amministrazione è intervenuta con i primi interventi di messa in sicurezza dei solai. Quando sono arrivate le comunicazioni dei tecnici – in data 14 maggio – incaricati di stabilire la vulnerabilità sismica dell’istituto abbiamo notato che le prove di carico sui solai erano state fatte con pesi maggiori di quanto prescritto dalle normative. In detta fase, in accordo con l’amministrazione comunale – continua Burastero – non ce la siamo sentita di chiudere la scuola a pochi giorni dal termine delle lezioni e abbiamo chiesto un incontro urgente in attesa che venissero rifatte le simulazioni di carico. I tecnici incaricati hanno dato disponibilità per un vertice dal 10 al 14 giugno, garantendo di portare un quadro complessivo della situazione sui solai, muri e sismica. A metà giugno abbiamo scoperto che sarebbe stato inutile intervenire e si è deciso di stabilire che la scuola non sarebbe più stata utilizzata a partire dal prossimo anno scolastico».
Stamattina, intanto, il primo cittadino ha incontrato il provveditore agli studi e i dirigenti scolastici per fare un punto della situazione. Le superiori del liceo turistico finiranno, con ottime probabilità, al mercato dei fiori di Valle Armea mentre per gli alunni delle scuole medie si apre l’ipotesi prefabbricati. Sono queste le due soluzioni più concrete alle quali la giunta Biancheri sta lavorando per dare una risposta all’emergenza scolastica che coinvolge più di seicento studenti.