Quaranta bambini di Alassio in visita al Principato di Seborga
Alassio è stato il primo comune che ha riconosciuto Seborga in qualità di Principato grazie a Giorgio I
Seborga. Una giornata speciale quella di oggi nell’antico Principato di Seborga, dove oltre 40 bambini e accompagnatori hanno visitato il paese e la fattoria didattica dei Monaci Templari. Alassio, è stato il primo comune che ha riconosciuto Seborga in qualità di Principato grazie a Giorgio I e, ad oggi si trova lo stemma del Principato nello storico muretto.
Una visita nel centro del paese, con una calorosa accoglienza e una grande disponibilità di Giuliano Fogliarino per la visita nel museo degli strumenti musicali. E prima di recarci in Fattoria li ha raggiunti Laura Di Bisceglie, per Raccontare ai bambini e le maestre della scuola estiva di Alassio il gemellaggio con il Comune dell’omonima città e il Principato di Seborga.
Donati da parte di Laura adesivi e penne a bambini e insegnanti della scuola, è stato rivissuto un momento importante del 1994 voluto dal Principe Giorgio Primo, Dove tantissimi ragazzi e adulti di Seborga hanno partecipato a questo meraviglioso evento in Alassio. Le damigelle Erika Romagna, Emanuela Rebaudengo, Silvia Rebaudengo Cinzia e Francesca De Paola, Patrizia de Paola, Jessica Jessy G. Cavallera, Ilona Fogliarino, Ivan Fogliarino, Marilyn Cao, Chrystelle Cao, Marcello Ilariuzzi, tanti altri bambini e ragazzi, i cavalieri e le guardie Luigi Zanni, Antonio Cao, Myriam Ferretti, Antonello Lacala, tutto divinamente organizzato da Ermes Fogliarino, i Ministri e il Principe Giorgio.
Lo stemma di Seborga, resterà per sempre nel muretto di Alassio. Momenti storici che hanno creato il cuore vero di Seborga, attraverso folclore, ma soprattutto continuità. Il sogno è poter ripetere questi eventi importanti che trasmettono i valori del Principato sia storicamente, culturalmente in tutto il suo folclore.
I bambini raccontano di Seborga, citandolo come un piccolo meraviglioso Principato, e di conseguenza trasmetteranno sempre ai genitori e le famiglie, la curiosità di visitarlo. Ecco perché anche se un bambino visita il paese e per ovvi motivi non acquista, è una promozione turistica indiretta.