Infrastrutture in provincia di Imperia, Toti: «Aurelia bis va sbloccata al più presto»
Assessore Cavo: «Abbiamo ribadito con forza la volontà di Regione Liguria di investire sull’acquisto dell’immobile dove attualmente ha sede il polo universitario»
Imperia. «Con i principali sindaci del territorio abbiamo deciso di costruire una cabina di regia, per parlare di infrastrutture in questa provincia». E’ quanto annunciato dal governatore della Liguria Giovanni Toti, a margine
del vertice in Provincia a Imperia, nel corso del quale sono stati affrontati i temi più delicati: dall’ospedale unico all’Ato idrico .
«L’ospedale unico, ad esempio – ha detto sempre Toti – dovrà avere come supporto un’Aurelia bis che dev’essere sbloccata nel più breve tempo possibile. Ma stiamo anche negoziando con Rfi il piano dei prossimi investimenti, per quanto riguarda la galleria del ponente».
E ancora: «Una cabina di regia in cui concordare, passo dopo passo, le politiche di modernizzazione di questo territorio in tema infrastrutturale è, dunque, fondamentale».
In merito al polo universitario dell’imperiese, la Regione ha ribadito la propria disponibilità «a dare una mano attraverso il fondo strategico, non solo per il mantenimento ma anche per l’arricchimento di questo polo, ovviamente a fronte di un progetto che sia utile e coerente al modello di sviluppo di questo territorio».
«Abbiamo ribadito con forza la volontà di Regione Liguria di investire sull’acquisto dell’immobile dove attualmente ha sede il polo universitario». Ha detto l’assessore Ilaria Cavo, che ha aggiunto: «Abbiamo chiesto in maniera chiara, ma anche condivisa alla luce dell’incontro che c’è stato, al presidente della Provincia e ai Comuni, di presentare un progetto chiaro di vocazione di questo polo che resterà sicuramente un polo universitario, ma dovrà diventare un centro ed essere considerato il motore per lo sviluppo e la promozione di questo territorio».
L’assessore ha parlato di «un progetto che nasca dal territorio, dai Comuni, dalla Provincia, dall’interlocuzione con le categorie produttive, in modo che ci sia una vitalità di corsi universitari ma in prospettiva di valorizzazione del territorio. Un progetto che sia chiaro, consistente, che guardi avanti nel tempo».
Il polo universitario potrebbe dunque ospitare conferenze, summer school e altro ancora, diventando un vero e proprio centro per il territorio in senso ampio. «In questo senso, l’acquisto della Regione Liguria può essere un qualcosa che è al servizio non solo dell’università ma anche del territorio stesso e di quello che le varie categorie produttive e gli enti locali potranno far emergere come progetto vincente. Un passo avanti importante, di condivisione nel ribadire l’impegno preso e nella convinzione che ci sarà un incontro operativo a breve, ovviamente daremo modo ai sindaci e alla Provincia di elaborare questo progetto».
Per quanto riguarda la vocazione dell’università, potrebbero esserci corsi di laurea studiati ad hoc per il territoio: «Si può costruire un polo che abbia una vocazione particolare, ma questo non vuol dire togliere, ad esempio, la facoltà di Giurisprudenza che magari alcuni ragazzi vogliono fare. Vuol dire che bisogna scegliere una vocazione particolare e su questa costruire una progettualità che sia di corsi universitari ma anche di eventi e di attrattività di questo polo. Non abbiamo deciso i corsi oggi: oggi abbiamo deciso un percorso e fatto un passo avanti importante».