Imperia, privatizzazione dell’Isah Sonia Viale: «Decisione unilaterale dell’Ente, perplessa per la posizione assunta da alcune sigle sindacali»

30 luglio 2019 | 17:08
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Sono 33 le domande di mobilità. Analizzate le prime 14, ne hanno diritto 4 lavoratori

Imperia. «Siamo in presenza di una scelta unilaterale dell’istituto Isah di trasformarsi da Ente pubblico a privato. La Regione non può che prenderne atto perché non c’è una legge che possa entrare nel merito di questa scelta».

Sono le prime parole del vicepresidente della Regione Sonia Viale all’uscita del vertice svoltosi in Prefettura sulla questione della privatizzazione dell’Isah tra azienda, sindacati e Asl1 alla presenza del prefetto Alberto Intini.

«Però considerando -aggiunge la Viale –  che alcuni dipendenti hanno fatto una richiesta di mobilità perché la trasformazione comporta anche il cambiamento del loro contratto di lavoro da pubblico a privato,  ho ritenuto di accompagnare questo percorso dando la massima disponibilità dell’Asl1 Imperiese di accogliere le eventuali domande di mobilità e così è stato fatto. Anche con i buoni auspici del prefetto. Oggi usciamo con valutazione di alcuni profili di mobilità, un infermiere e tre Oss, quindi non si va a incidere neanche sul buon funzionamento dell’Isah. Ci sono altre domande per il Comune di Sanremo che saranno valutate. Penso di aver fatto il possibile per tutelare i lavoratori, le famiglie, i ragazzi e le  le ragazze che sono ospiti dell’Istituto».

«Sono un po’ perplessa -affonda la vicepresidente della Regione – sul comportamento di alcune sigle sindacali che non sono soddisfatte che l’Asl abbia accolto le domande di mobilità. Sono un po’ perplessa perché ritengo che si debba lavorare insieme e senza sconti rispetto a una scelta unilaterale dell’Isah di privatizzarsi».