Imperia, “lettera dal carcere” di Carlo Carpi la replica di Alessandro Casano tramite il suo legale

23 luglio 2019 | 10:39
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Imperia, “lettera dal carcere” di Carlo Carpi la replica di Alessandro Casano tramite il suo legale

Carpi e Casano si sono sfidati a colpi di carte bollate

Imperia. Michele Casano, legale del chirurgo imperiese Alessandro Casano replica alla “lettera dal carcere” scritta dall’ex candidato sindaco di Imperia e Sanremo Carlo Carpi detenuto a Marassi.

Alessandro Casano e Carlo Carpi entrambi candidati sindaci a Imperia nel 2018 si sono sfidati a colpi di carte bollate, dopo che Carpi aveva fatto ricorso al Tar (perso) in relazione ad alcune presunte irregolarità nella presentazione della candidatura di Casano che a sua volta lo aveva querelato per diffamazione a proposito di alcune affermazioni in merito alla professione di chirurgo di Alessandro Casano.

Di seguito la lettera inviata dal legale di Casano, il fratello Michele al giornale:

«In relazione alla “lettera dal carcere” del signor Carlo Carpi, da voi pubblicata nei giorni scorsi sorge lo stupore nel constatarne i contenuti nuovamente oltraggiosi e calunniosi nei confronti della Magistratura, per dovere di cronaca riferisco per conto del mio assistito, il dottor Alessandro Casano prendere nota del fatto che gli atti di pignoramento presso terzi da me effettuati nel maggio- giugno scorsi a carico del signor Carlo Carpi, per il recupero delle spese legali di soccombenza liquidate a favore del dottor Alessandro Casano nel ben noto ricorso al Tar Liguria proposto dal medesimo Carpi contro l’esito delle elezioni comunali di Imperia del 2018, sono stati al momento tutti negativi.

E ciò poiché questo sedicente “uomo politico, industriale ed economista”, candidato a tutto ed ovunque, anche alle prossime elezioni politiche, a quanto leggo, risulta del tutto nullatenente e incapiente. Quindi, si può senz’altro dire che, almeno per quanto riguarda la sua candidatura nel 2018 a sindaco di Imperia, il signor. Carpi non abbia ancora pagato un bel niente, tantomeno al mio assistito. Ovviamente, andremo avanti per recuperare il dovuto, con ogni altra modalità e forma di legge».