Imperia, il Porto turistico in mano pubblica mette tutti d’accordo. Litiga solo l’opposizione



«Il PD è una disgrazia», siparietto tra Antonello Ranise (Forza Imperia) e il dem Fabrizio Risso che replica
Imperia. Il Consiglio comunale approva praticamente all’unanimità (astenuta la capogruppo pentastellata Maria Nella Ponte) l’indirizzo politico illustrato dal sindaco Claudio Scajola in merito al mantenimento in mano pubblica del Porto turistico. L’operazione avverrà attraverso l’ affidamento delle opere da ultimare e successiva gestione in house alla partecipata al cento per cento di Palazzo civico Go Imperia che da pochi giorni ha un nuovo presidente, l’avvocato amministrativista Marco Mangia.
Il passaggio è necessario per addivenire all’incameramento dello scalo da parte del Demanio.
Con la delibera approvata si conferisce mandato agli uffici affinché venga predisposto un adeguato contratto di servizio con la Go Imperia Si invita, quindi, la società a dotarsi con sollecitudine di un piano economico finanziario a supporto della sostenibilità economica del rapporto e della durata della nuova concessione demaniale, di un coerente progetto di massima delle opere da eseguire e relativo cronoprogramma, dove si precisino gli impegni della società a dar corso ai lavori di completamento del porto e segnatamente a quelli di ultimazione delle opere passibili di incameramento così da dimostrane la prossima fruibilità e remuneratività o dei collaudi strutturali delle opere e la successiva affidabilità in sede di nuovo rapporto di concessione demaniale. Successivamente la società, munita di legittimazione, previa predisposizione di tutta la documentazione tecnica e formale attiverà i procedimenti abilitativi urbanistico- edilizi, paesaggistici, demaniali, idrogeologici necessari a pervenire all’approvazione delle opere di completamento della struttura portuale e al rilascio dellaconcessione demaniale, di durata adeguata.
«Riconfermiamo ha detto Scajola – la volontà di questa amministrazione al fine di pervenire a una definizione delle opere portuali. Per ottenere la concessione pluriennale c’è bisogno di un Piano finanziario che giustifichi l’investimento. Anche le opere non ultimate non debbano essere perse nel loro valore anche se non compiute purché siano sane e abbiano un valore».
Siparietto finale con la lite (poi ricomposta) tra Antonello Ranise (forza Imperia) e il dem Fabrizio Risso. «Il PD è una disgrazia» ha detto Ranise in riferimento alle vicende giudiziarie dello scalo che sarebbero state secondo Ranise accese dal famoso esposto degli consiglieri del Pd Giuseppe Zagarella e Paolo Verda a proposito del capannone della nautica poi abbattuto.