Imperia, faida di Caramagnetta: mano pesante per i Pedone, condannato anche Ferraro

Due anni e 10 mesi per Vito e Vittorio Pedone, due anni e 6 mesi per il rivale
Imperia. Il giudice del Tribunale del capoluogo Anna Bonsignorio con la formula del rito abbreviato ha condannato a 2 anni e 10 mesi i fratelli Vito e Vittorio Pedone e a 2 anni e sei mesi Domenico Ferraro: si tratta dei protagonisti della cosiddetta faida di Caramagna “, una serie di episodi di stalking e violenze consumate per motivi di vicinato: Il pubblico ministero Antonella Politi aveva chiesto 3 anni e 2 mesi per Domenico Ferraro, difeso dall’avvocato Giovanni Di Meo efino a due 2 anni per i Pedone.
Ferraro dovrà inoltre risarcire 8000 euro alla moglie di uno dei due Pedone, mentre i Pedone ne daranno 5000 all’ex moglie di Ferraro.
Le accuse per Ferraro erano per fatti di stalking nei confronti dei coniugi Antonietta Calvo e Vito Pedone, i suoi ex vicini di casa, mentre i fratelli Vito e Vittorio Pedone devono rispondere di violenza ai danni di Ferraro che durante una aggressione ha perso la vista da un occhio.
Ferraro, poi, il 14 gennaio scorso sulle alture intorno a Caramagna si era reso protagonista di un agguato a colpi di pistola (nella foto i rilievi della polizia scientifica) ai danni della coppia, reato per il quale si procede separatamente.
I problemi sono nati a causa di pretese servitù di passaggio, parcheggio e precedenze fino a degenerare in vere e proprie violenze. L’avvocato Di Meo nelle scorse udienze ha presentato documentazione frutto di indagini difensive e anche una chiavetta usb contenente il filmato del pestaggio ai danni del suo assistito.
Nell’episodio di sangue avvenuto il 14 gennaio, la moglie di Vito Pedone, Antonietta Calvo aveva riportato gravi ferite, mentre il marito era riuscito a fuggire. La pistola di Ferraro si era, infatti, inceppata.
Il 63enne autore degli spari si era dato alla macchia ma aveva dovuto arrendersi dopo un paio di giorni a Sanremo per problemi di salute, di ritorno da Nizza, dove si era rifugiato.
Anche le indagini per questo ultimo fatto si appuntano sulle visione telecamere di sorveglianza e sui rilievi balistici: si cerca di capire se Ferraro avesse premeditato o meno l’agguato.