Il vertice

Imperia, caso Isah le posizioni dei sindacati. In ballo c’è la partita delle future privatizzazioni

Vernazza (Uil): «Novità che apre spiragli anche per il personale di Rivieracqua». Cosentino (Cgil): «Da oggi sarà sempre possibile ricorrere a un accordo dedicato». Mafera (Cisl): «Per noi la vertenza non si chiude qui»

Imperia. «Come Cisl non mettiamo in discussione la scelta aziendale della trasformazione dell’Ente  in Fondazione di diritto privato, però, abbiamo fin da subito rivendicato che il personale occupato con contratto degli Enti locali assunto con un concorso pubblico mantenga lo status di dipendente pubblico e, quindi, a domanda venga ricollocato in altri Enti pubblici sul territorio. Diamo una valutazione positiva all’incontro perché con molta concretezza si è giunti a una proposta da parte dell’assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale e da parte del direttore generale Marco Damonte Prioli per l’assorbimento di 4 unità e l’azienda si è resa disponibile. Per noi la vertenza non si chiude qui, ci sono altri lavoratori con altri profili non collocabili in Asl 1 che hanno chiesto una ricollocazione, faremo una ricognizione su tutti gli Enti del territorio per verificare le condizioni di riassorbimento».

Questa la posizione espressa da Domenico Mafera, della Cisl Funzione pubblica al termine del lungo vertice in Prefettura. 

«Questa possibilità ammessa dall’assessore Viale di aprire una mobilità esclusivamente per il personale di una ex Ipab – afferma Mino Vernazza (Uil) per poter entrare in una struttura sanitaria dell’Asl 1 Imperiese è una procedura che ci risulta nuova. Abbiamo chiesto di ricevere documentazione perché se così fosse aprirebbe dei grandi spazi per il  futuro. Perché se da un comparto Funzioni locali si può passare a uno di Sanità dove è posizionata l’Asl penso che in futuro quel personale dei comuni che era passato a Rivieracqua possa domani tornarsene tranquillamente nei comuni di provenienza. Aspettiamo che venga emesso questo bando di mobilità riservato esclusivamente ai lavoratori dell’Isah».

Su posizioni analoghe anche Cristina Cosentino della Cgil: «La proposta oggi è stata discussa solo alla presenza della Asl perché i rappresentanti dei comuni non c’erano in quanto non invitati. Da un lato siamo contenti che si instauri un principio molto importante che è quello del caso di Enti che decidano di passare da un regime di tipo pubblico a uno di tipo privato sia possibile individuare da parte di un Ente pubblico  una procedura dedicata nominativa e successivamente indire i bandi di mobilità verso particolari figure. Ritengo che ci siano dei margini di discussione su questa mobilità perché i comuni adottano piani assunzionali, ricorrono alla mobilità se è la scelta preferita e successivamente vanno a selezione. Vista la prospettiva di privatizzazione in molte altre aziende pubbliche dell’imperiese a questo punto sarà sempre possibile ricorrere a un accordo dedicato con altre aziende più grandi e chiedere la disponibilità di un reintegro del personale con contratto di tipo pubblico e questo per noi è una cosa assolutamente a favore dei dipendenti, quindi la chiederemo a gran voce».

leggi anche
stefano pugi
Il vertice
Imperia, privatizzazione dell’Isah Stefano Pugi: «I dipendenti? Non perderanno lo stipendio, anzi porteranno a casa qualcosa di più»
Vertice Isah prefettura
Sanità
Imperia, privatizzazione dell’Isah Sonia Viale: «Decisione unilaterale dell’Ente, perplessa per la posizione assunta da alcune sigle sindacali»
Vertice Isah prefettura
La polemica
Imperia, trasformazione dell’Isah in Fondazione: i dubbi di Cgil e Uil sulla “mobilità speciale” annunciata dalla Viale
Isah  imperia
Il caso
Imperia, trasformazione dell’Isah in Fondazione: le preoccupazioni del Movimento 5 Stelle
Vertice Isah prefettura
La privatizzazione
Imperia, il caso Isah travalica i confini provinciali. Cgil e Uil scrivono ai prefetti, Regione e alle Asl: «In gioco il futuro di tutti i lavoratori della Sanità ligure»
commenta