Deborah Ballesio come Antonella Multari, una scia di sangue che accompagna le donne vittime di violenze
Cronistoria dei casi più efferati della Riviera dei Fiori nei quali la gelosia si è trasformata in odio
Sanremo. Deborah Ballesio come Antonella Multari, legate da una scia di sangue che accompagna le donne vittime di violenze tristemente annunciate. I fatti di ieri sera a Savona dove, presso lo stabilimento balneare dell’Aquario, l’ex marito, della trentanovenne, le ha esploso contro cinque colpi di pistola nel mezzo di una serata di karaoke, hanno fatto riemergere alla memoria le immagini dell’altra donna uccisa brutalmente nella Città dei Fiori il 10 agosto 2007.
Solo sei anni di età separavano le due giovani (Antonella ne aveva 33 il giorno che Luca Delfino la colpì alle spalle) accumunate da un destino scritto e le cui vite sono state spezzate a causa di un amore mutato in odio profondo. Dal 2007 al 2019 sono passati dodici anni nei quali in Riviera si sono contati tanti altri casi simili legati alle incomprensioni tra uomo e donna, arricchite da gelosia deviate.
Borghetto San Nicolò 2012. Olga Ricchio, 51 anni, e la cognata Franca Ricchio, 58 anni, vengono inseguite da Santino Putrino che a colpi di fucile uccide prima la cognata e poi la moglie e infine tenta di togliersi la vita rivolgendo l’arma verso sé stesso. Il movente sarebbe passionale ma nessun giudice potrà accertarlo visto che il carnefice non sopravviverà alle cure in extremis dei medici.
Taggia 25 ottobre 2015. Il giovane appuntato Alessio De Palmi di Vallecrosia spara per uccidere Barbara Zanini nel suo appartamento di Arma. Anche in questo caso l’uomo si rivolge la pistola contro riuscendo dove aveva poco prima fallito. Barbara infatti si salverà nonostante le gravi ferite.
La scia dei principali fatti di sangue prosegue fino al 21 gennaio 2019. Sempre a Taggia, Palma Agostino, pensionata di 71 anni, viene colpita e uccisa da diversi colpi d’accetta nell’abitazione al civico 32 di via Borghi che condivideva da circa sei anni con Enzo, ritenuto il principale indiziato. In questo caso è un legame di tipo diverso a entrare in gioco, ovvero quello tra una sorella e un fratello.
Vittima della “passione” a Sanremo nel corso di quest’anno, precisamente ad aprile, è stata un’altra donna di 49 anni, accoltellata per la strada dall’ex compagno che le ha riservato due fendenti al torace e alla gamba. L’autore del gesto, un commerciante ambulante, è stato subito individuato e arrestato dai carabinieri. Ora si trova in carcere in attesa di essere giudicato.
Sorte che dovrebbe toccare anche a Domenico Massari, carnefice di Deborah, in fuga da ieri notte. Prima di eseguire il suo piano premeditato che ha portato al ferimento di altre di donne, Massari era già stato condannato per il reato di stalking nei confronti proprio della Ballesio in seguito all’incendio del locale della donna provocato al night “Follia” di Altare, nell’agosto 2015. Per quella storia aveva patteggiato una pena di tre anni e due mesi. Già prima dell’arresto, proprio in seguito alla denuncia della donna (che aveva subito diverse minacce telefoniche e non), nei confronti dell’uomo era stato emesso un divieto di avvicinarsi alla sua persona. Purtroppo non è bastato.