Bypass tra Imperia e Diano, sindaci e Regione trovano la quadra per una soluzione all’emergenza idrica

Via libera al progetto che prevede la creazione di una condotta alternativa al Roja
Diano Marina. E’ stata tracciata nel vertice che si è tenuto questa mattina con i tecnici della Regione Liguria, di Rivieracqua e tra i sindaci del Dianese, una linea da percorrere per arrivare burocraticamente e finanziariamente alla realizzazione in breve tempo di una condotta d’emergenza alternativa all’acquedotto del Roja, nel tratto che separa Imperia e la città degli aranci. Il più colpito statisticamente dalle rotture e che di recente è stato protagonista indiscusso, con suoi gayser, della crisi idrica nel Golfo.
Secondo quanto emerso a margine dell’incontro, per la prima volta il progetto alla base di un accordo di programma siglato a maggio scorso tra i sindaci interessati, compresi quello della città capoluogo e di Andora, si sarebbe instradato sulla via della sua concreta attuazione.
Il costo preventivato dell’opera è notevole. Dieci milioni circa per un tubo in ghisa di circa sette chilometri che dovrebbe partire dalla zona del nuovo porto di Imperia (lato McDonald’s) per raggiungere l’allacciamento con l’acquedotto di Diano.
«Posso dirmi finalmente soddisfatto dell’interessamento della Regione e dell’atteggiamento collaborativo che è stato dimostrato stamattina dopo un periodo di gravissima crisi della nostra infrastruttura idrica, commenta l’assessore ai lavori pubblici Za Garibaldi. Stiamo aspettando di poter incontrare il presidente Toti e l’assessore Giampedrone per informarli della ricognizione fatta oggi della situazione. Con l’aiuto degli uffici regionali potremmo arrivare velocemente all’appalto dell’opera tramite la procedura di somma urgenza».
Il nodo principale, come sempre in questi casi, rimane quello della sostenibilità economica dell’operazione. Gli amministratori devono ancora capire fino in fondo come far quadrare i conti al netto del contributo che dovrebbe elargire la giunta regionale. Un peso che andrebbe condiviso a con il comune di Imperia, oggi assente.