Bordighera, «chi era Clarence Bicknell?»: il pronipote Marcus svela aneddoti sulla vita privata dello studioso inglese

20 luglio 2019 | 20:25
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Un’iniziativa per ricordare il centenario della morte dell’uomo che fondò il museo sulla via Romana

Bordighera. «Chi era Clarence Bicknell? Un botanico, un archeologo, un artista, uno scrittore, un filantropo,  un esperantista, un matematico, un religioso? Era il figlio di Elhanan Bicknell e di Lucinda. Studiò al Trinity College di Cambridge dove si entusiasma per la religione e inizia così la carriera ecclesiastica – afferma  il pronipote di Clarence Bicknell, Marcus, nel pomeriggio di oggi al museo, che porta il nome del grande studioso inglese, il primo della Liguria occidentale – Dopo tredici anni di vita semplice e dedicata agli altri, entra in crisi religiosa e decide di viaggiare e scoprire il mondo e così all’età di 36 anni giunge a Bordighera dove diventa il responsabile della chiesa Anglicana».

«Si stabilisce a villa Rosa, ma dopo un anno abbandona definitivamente il suo incarico di pastore. Incantato dal luogo, decise di acquistare villa Rosa e di stabilirsi a Bordighera, dove iniziò lo studio della flora locale. La ricchezza delle sue collezioni era tale che decise nel 1888 di aprire un museo, che porta il suo nome. Era solito soggiornare tutta l’estate a Casterino dove studiava e interpretava le incisioni rupestri e osservava fiori e farfalle della zona. Nel 1905 decise di costruire proprio lì la sua villa: “Casa Fontanalba”» – racconta il pronipote.

«Era trascurato dal padre, ma adorava sua madre. Aveva difficoltà con la lettera “R”. Durante la sua vita conobbe diverse donne con le quali strinse un rapporto di amicizia, come le sue sorelle Ada e Lucinda, le sue nipoti Nora e Linda, Margaret Berry, Louise Jopling, Ellen Willmott, Rosa Junck, la baronessa Helene von Taube e Alice Campbell» – svela.

Marcus ha esposto in inglese, al folto pubblico presente, la vita privata del suo parente e alcuni aneddoti delsuo “quotidiano”, mettendone in luce le passioni, i suoi interessi, anche femminili, e pure qualche suo “difetto”. E’ stata un’occasione per conoscere meglio il grande studioso inglese che si innamorò di Bordighera e della Riviera.

E’ stato anche proiettato, con nuovi amplificatori, il film “The Marvels of Clarence Bicknell”, curato dalla “Clarence Bicknell Association” per la regia di Remy Masséglia. Un’iniziativa promossa dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione con la Clarence Bicknell Association di Londra per ricordare il centenario della morte di Bicknell. Alla fine è stato offerto un rinfresco.