Ventimiglia, nessuna mediazione per la struttura di Latte: l’Uil Fpl mantiene lo stato di agitazione

22 giugno 2019 | 09:01
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Ventimiglia, nessuna mediazione per la struttura di Latte: l’Uil Fpl mantiene lo stato di agitazione

«La Cooperativa Punto Service ha preferito rimanere in silenzio, confermando, l’atteggiamento inopportuno, spesso adottato verso i lavoratori e verso le organizzazioni sindacali stesse»

Ventimiglia. «Premesso che nell’incontro tenutosi il 21 giugno, presieduta dal Capo di Gabinetto, viceprefetto Davide Garra, presso la Prefettura di Imperia, il responsabile regionale della Cooperativa Punto Service non ha voluto addivenire a nessun tipo di mediazione relativo alla situazione denunciata dalla Uil Fpl sulla struttura di Latte» – fa sapere Uil Fpl parlando della Fondazione Chiappori di Latte.

«Davanti alle osservazioni fatte dall’organizzazione sindacale Uil Fpl, relative alla mancanza di rispetto delle norme di sicurezza, dello stress lavorativo provocato ai lavoratori, alla precarietà organizzativa che potrebbe riflettersi sulle cure degli utenti, al mancato rispetto delle prescrizioni dei medici competenti sulle limitazioni dei lavoratori, la Cooperativa ha preferito rimanere in silenzio, confermando, l’atteggiamento inopportuno, spesso adottato verso i lavoratori e verso le organizzazioni sindacali stesse.

Ad oggi, la Uil Fpl, non può che andare avanti sul percorso preannunciato mantenendo lo stato di agitazione, con conseguente blocco degli straordinari, dei cambi turni, salti riposo, nessun aumento o diminuzione del monte orario mensile potrà essere modificato, così come l’organizzazione del lavoro non potrà essere diversa da quella concordata tra le parti.

Al responsabile della Cooperativa, vorremmo consigliare, così come accennato in Prefettura, di occuparsi meno delle malattie e degli infortuni, non crediamo sia infatti la persona preposta alla verifica dello stato di salute dei lavoratori,(per questo ci sono i medici di base e i medici dell’Inail, e non crediamo che possa un rappresentante della Punto Service dubitare sui certificati da quest’ultimi rilasciati), e magari di occuparsi invece di quanto dichiarato in consegna dai suoi operatori circa le cure offerte all’utenza e le pulizie fatte nella struttura.

Vogliamo ricordare che i servizi quali cucina e pulizia, devono essere in quelle strutture di particolare qualità, non possono cambiare organizzazione continuamente, infine vorremmo ricordare che gli operatori addetti ai servizi generali quali pulizie, non possono essere usati per lavori demandati per accordo Stato -Regioni, alla figura dell’operatore socio assistenziale, togliere ad alcuni per dare ad altri non risolve le carenze lavorative ma semmai crea ancora più confusione. La scena muta fatta ieri non fa altro che confermare quanto da noi sostenuto» – dichiara la sigla sindacale.