Ventimiglia, flash mob di Amnesty alla frontiera per la giornata del rifugiato





Per «rimarcare l’urgenza di una gestione ordinaria del fenomeno migratorio»
Ventimiglia. Una quarantina di attivisti di Amnesty International Circoscrizione Liguria e di altre associazioni umanitarie ha dato vita a un flash mob al valico di frontiera di Ponte San Ludovico, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. La scelta del luogo non è stata causale: la frontiera italo-francese, infatti, è teatro quotidiano di respingimenti di migranti da parte della Francia, che dal 2015 ha sospeso la convenzione di Schengen, chiudendo di fatto le frontiere.
Da Genova, Sanremo, Ventimiglia e anche dalla vicina Francia, gli attivisti si sono radunati nelle aiuole che ospitano l’opera ‘Il terzo paradiso’ di Michelangelo Pistoletto per, hanno detto, «rimarcare l’urgenza di una gestione ordinaria del fenomeno migratorio che tuteli i diritti di uomini, donne e bambini che cercano protezione internazionale o una vita migliore in Europa».
Una parte degli attivisti, indossando un giubbotto di salvataggio ha impersonato i migranti che si dirigevano verso un porto, trovandolo chiuso. Gli ‘stranieri’ hanno invece poi trovato accoglienza e calore in un altro porto, impersonato da altri attivisti che li hanno accolti a braccia aperte. Il flash mob è poi terminato con un momento di riflessione.
Tanti i cartelli, con scritte in italiano, francese e inglese, esposti dai manifestanti: «Welcome Refugees», «Port Ouvert», «Salvare vite in mare non è un reato», «Accolgo per costruire un futuro» e tanti altri ancora.