Ventimiglia, aperte procedure di licenziamento per cinque lavoratori Ferrotel

6 giugno 2019 | 10:34
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Ventimiglia, aperte procedure di licenziamento per cinque lavoratori Ferrotel

Sigle sindacali regionali: «Siamo preoccupati»

Ventimiglia. «Ieri abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale di apertura delle procedure di licenziamento per 5 lavoratori di Ventimiglia della società Pulitalia Servizi, l’azienda che gestisce in appalto per conto di Ferservizi i Ferrotel in Liguria». Lo dichiarano le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast Confsal, Ugl Trasporti, Salpas Orsa.

Il ferrotel è la struttura che ospita il personale mobile di Trenitalia che, per effetto dei turni, deve pernottare fuori residenza presso la località di frontiera con la Francia.

Aggiungono le sigle sindacali: «I licenziamenti derivano dalla scelta di Trenitalia di rivolgersi a strutture alberghiere del territorio anziché utilizzare il ferrotel, di proprietà del Gruppo, un edificio per il quale non è mai stato deciso di investire in opere di adeguamento e ammodernamento, nonostante le ripetute richieste del Sindacato. Di conseguenza, il ferrotel verrà definitivamente chiuso e le attività di accudienza in appalto saranno sospese il 31 agosto 2019».

«Come Organizzazioni Sindacali – scrivono – avevamo da tempo chiesto alla società capogruppo, Ferrovie dello Stato Italiane, di farsi carico di coordinare un’azione tra i diversi appaltatori di FS che operano in Provincia di Imperia per trovare soluzioni di ricollocazione degli esuberi generati da scelte unilaterali di Trenitalia e Ferservizi. Si tratta dell’ennesima crisi degli appalti ferroviari in Liguria. Solo questa settimana siamo stati costretti a dichiarare uno sciopero sull’appalto della pulizia delle stazioni per i ritardi dei pagamenti, a chiedere l’intervento della committenza sull’appalto delle batterie di Savona per l’assenza di tutele reddituali sul cambio appalto, e l’intervento della Capogruppo per i licenziamenti di Ventimiglia».

«Siamo fortemente preoccupati del silenzio di FS – concludono i sindacati – e disorientati dal fatto che, mentre l’AD presenta un fantasmagorico piano industriale con 15.000 assunzioni – per non parlare delle roboanti dichiarazioni sul salvataggio di Alitalia – nella realtà dei fatti siamo costretti a registrare licenziamenti e continuo ricorso agli ammortizzatori sociali nell’indotto degli appalti ferroviari».