Sanremo, la mission della consigliera Tonegutti: creare l’Ufficio Europa per captare i fondi comunitari

26 giugno 2019 | 12:26
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Sanremo, la mission della consigliera Tonegutti: creare l’Ufficio Europa per captare i fondi comunitari

Obiettivo formare una struttura ad hoc da mettere a disposizione di enti e associazioni del territorio

Sanremo. Creare un Ufficio Europa a Palazzo Bellevue per captare i fondi comunitari a disposizione delle amministrazioni locali. E’ questa la mission a cui si sta dedicando, nelle sue prime settimane da consigliera comunale, la neoeletta Sara Tonegutti.

La consigliera, che ha ricevuto dal sindaco Biancheri la delega ai fondi europei (condivisa con l’assessore all’Ambiente Lucia Artusi), si è messa subito al lavoro incontrando nei giorni scorsi il segretario comunale La Mendola, esperto nella gestione di questo tipo di procedure, per avare un quadro generale di come funziona, allo stato attuale, la progettazione europea all’interno del Municipio.

«Il nostro obiettivo – spiega Tonegutti – è quello di creare una sinergia tra le istituzioni, gli enti e le associazioni del territorio, al fine di instaurare una collaborazione per partecipare ai bandi di finanziamento. Essi si suddividono in due tipi: quelli cosiddetti a “fondo diretto”, inerenti le attività gestite direttamente dalla Commissione Europea, che favoriscono lo sviluppo e la creazione di progetti di ambito comunitario (sostengono attività di studio, lavoro, formazione, cultura, ricerca, accesso al credito); altri, invece, vengono riconosciuti dalla UE a fondo perduto, e sono relativi a programmi di sviluppo strutturale: incentivano la nascita o la crescita di realtà occupazionali e produttive».

Tonegutti e Artusi vorrebbero puntare maggiormente sull’assegnazione dei fondi “diretti” gestiti dalla Commissione Europea e elargiti ai Comuni senza passare per i Governi e le Regioni. Una miniera di risorse economiche che poche amministrazioni in Italia sono in grado di ottenere – Sanremo non fa eccezione – perché richiedono professionalità specializzate. I bandi sono rigorosamente in inglese e non è così scontato trovare tra i funzionari pubblici persone che sappiano padroneggiare la lingua straniera. L’Italia, tra l’altro, ha un record negativo: dà all’Europa molti più soldi di quanti ne riottiene. Una differenza di svariati miliardi di euro alla faccia della carenza di risorse pubbliche.

«Cercando di fare rete tra le diverse realtà – conclude la consigliera comunale – vorremmo creare quello che con l’assessore Artusi abbiamo ribattezzato Ufficio Europa. Una struttura amministrativa interna al Comune dedita ai finanziamenti europei diretti alle amministrazioni locali, la quale sia agile e utile non solo a noi ma a tutta la provincia».