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Reggio Calabria, processo Breakfast. Claudio Scajola respinge le accuse: «Mai favorito latitanza Matacena»

17 giugno 2019 | 11:41
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Reggio Calabria, processo Breakfast. Claudio Scajola respinge le accuse: «Mai favorito latitanza Matacena»
Reggio Calabria, processo Breakfast. Claudio Scajola respinge le accuse: «Mai favorito latitanza Matacena»
Reggio Calabria, processo Breakfast. Claudio Scajola respinge le accuse: «Mai favorito latitanza Matacena»

Accusato di avere favorito l’inosservanza della pena dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena

Reggio Calabria. «Non ho mai fatto parte della massoneria. Non mi sono mai attivato per favorire la latitanza di Matacena. Chi mi accusa è stato condizionato». Il sindaco di Imperia, ed ex ministro dell’Interno, Claudio Scajola, respinge così le accuse che lo hanno portato alla sbarra nel processo Breakfast in corso a Reggio Calabria dove oggi si è svolto l’esame dell’imputato da parte del pubblico ministero Giuseppe Lombardo.

Accusato di avere favorito l’inosservanza della pena dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena, condannato definitivamente dalla Cassazione per concorso esterno in associazione mafiosa, latitante a Dubai, e dell’ex moglie di questi, Chiara Rizzo, Scajola ha risposto: «Ho solo interloquito con Chiara Rizzo e Vincenzo Speziali. Sapevo dei problemi economici della Rizzo, mi sono informato con un direttore di banca per sbloccare i fondi che erano alle Seychelles».

Seguiranno maggiori dettagli.

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