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Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale

21 giugno 2019 | 16:17
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Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale
Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale
Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale
Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale
Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale
Progetto di scoperta del territorio transfrontaliero: la soddisfazione di allievi e insegnanti del Fermi Polo e Montale

Tra il camp des milles, il parc Phoenix e la mostra di Monet a Bordighera e Dolceacqua

Bordighera. Si è chiuso anche per quest’anno il progetto di scoperta del territorio transfrontaliero, nell’ambito dell’alternanza scuola/lavoro, che da quattro anni si sta evolvendo e consolidando tra allievi e docenti del Fermi Polo Montale.

Obiettivi fondamentali sono la conoscenza progressiva del territorio della Riviera Franco-italiana, della loro potenzialità di interazione economica e socio-culturale, attraverso l’esperienza diretta di eventi e siti che creano sviluppo attraverso la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e ambientale, seguendo le linee guida del l’accessibilità e della sostenibilità; tali linee guida coincidono con quelle dell’indirizzo adottato a partire da quest’anno dal Marco Polo nell’ambito della nuova riforme dei professionali: il turismo accessibile e sostenibile.

Quest’anno il progetto inoltre è entrato in sinergia con un modulo interdisciplinare (italiano, storia, francese) dedicato ai diritti universali degli esseri umani, all’importanza della memoria per non dimenticare gli orrori della Storia e imparare a resistere attraverso l’uso dello spirito critico.

Nel mese di aprile i ragazzi di quinta del Marco Polo, insieme a una classe terza del Montale, sono infatti andati con gli insegnanti a visitare il Camp des Milles, nei pressi di Aix-en-Provence, l’unico campo di detenzione, internamento e deportazione rimasto intatto e trasformato in un interessantissimo sito-memoriale museo delle scienze dell’uomo.

Una visita guidata in francese, molto emozionale che ha colpito profondamente i ragazzi che hanno seguito con grande attenzione e partecipazione. L’ultima parte della visita, il percorso riflessivo, li ha condotti a percorrere in una mappa concettuale interattiva le tre tappe che conducono le società umane dal pregiudizio, attraverso la propaganda al genocidio.

L’uscita, con un pernottamento ad Aix-en-Provence e che ha previsto inoltre la visita del porto, del centro storico e del Museo Cantini di Marsiglia, è stata organizzata direttamente da insegnanti e allievi, che hanno così potuto svolgere un “compito di realtà”. Nel mese di maggio i ragazzi del Polo sono stati coinvolti nella visita del Parc Phoenix, una straordinaria oasi naturalistica di fauna e flora lussureggianti, provenienti dal mondo intero, qui acclimatata a due passi dall’aeroporto e dal nuovo quartiere tecnologico commerciale. Un altro importante esempio di risorsa economica e un modello esemplare di tutela ambientale e sostenibilità.

Infine, il 4 giugno, un gruppo di allievi e insegnanti del Polo si sono recati a Bordighera e Dolceacqua a visitare la mostra- evento di straordinario successo di pubblico: Monet. Ritorno in Riviera. I ragazzi sono rimasti affascinati e hanno seguito con grande interesse le due visite guidate, a Dolceacqua in compagnia del curatore e promotore della mostra, Aldo Herlaut. Fondamentale per i ragazzi scoprire come le risorse del nostro patrimonio culturale e ambientale, spesso nascoste o non valorizzate, possano creare benessere diffuso è una migliore qualità della vita.

Questo è il senso del progetto, ribadiscono i docenti referenti del progetto e la dirigente, Antonella Costanza «una rinnovata conoscenza e coscienza delle risorse, potenzialità, possibilità di scambio della riviera Franco-italiana. Lo stimolo a produrre idee e progetti di “start-up” innovative».

Belle e profonde le parole di Giada di Maggio, allieva di quinta, oggi maturanda: «la visita del camp des Milles, oltre ad avermi dato l’opportunità di visitare l’unico campo di internamento e di deportazione francese ancora intatto e accessibile al pubblico, mi ha fatto comprendere ancora più profondamente come la discriminazione, il pregiudizio, il razzismo e l’estremismo possano portare al peggio, mi ha fatto riflettere su quanto sia importante lottare per i propri diritti, contro l’indifferenza e l’intolleranza, ma sopra ogni cosa dare importanza alla memoria. Un luogo che mi ha fatto provare forti emozioni e che difficilmente dimenticherò!» – riferendosi alla visita di Monet.

Ritorno in Riviera «…molto coinvolgente e interessante, una mescolanza di arte, cultura e passione
hanno dato vita a questo meraviglioso progetto».