Piano milionario per rifare fognature e acquedotto, Rivieracqua prepara il progetto da sottoporre ai Comuni
Le soluzioni allo studio della società pubblica per risolvere la crisi dei sottoservizi Imperiesi
Sanremo. Un piano di messa in sicurezza e rinnovamento della rete fognaria e dell’acquedotto del Roja della provincia di Imperia è allo studio di Rivieracqua.
Il progetto che stanno predisponendo i tecnici della società consortile e di Amaie Spa (partecipata di Palazzo Bellevue) prevede l’integrale sostituzione, nella Città dei Fiori, del tratto di tubazione che da piazzale Vesco – dove di recente si è verificata un’importante fuoriuscita di liquami -, porta fino al depuratore di Capo Verde. Contestualmente, per economizzare, si prospetta la posa di un nuovo tratto di collettore fognario che spinga le acque nere oltre al quartiere di San Martino, il più colpito dai fenomeni di inquinamento del mare.
Per un lavoro del genere, atteso da decenni e che si sta sbloccando su pressione dell’amministrazione Biancheri, ripartita dopo il plebiscito elettorale afflitta dalle criticità proprio delle fognature, occorrono due tubi di 800 metri ciascuno.
Gli interventi improcrastinabili riguardano anche il levante nella parte di Imperia: nell’ambito del rifacimento della pista ciclabile tra la città capoluogo e Diano Marina, è in fase di progettazione il collettamento dei reflui di Andora, Cervo e San Bartolomeo al Mare al depuratore di Imperia. e il contestuale raddoppio dell’acquedotto del Roja (ormai al collasso definitivo). Il “tubone” dovrebbe essere collocato sotto il tracciato della ciclabile che dovrà collegare San Lorenzo ad Andora. Anche in questo caso, chiarisce l’ingegner Chiarelli di Rivieracqua, si vorrebbe sfruttare l’eccezionale occasione data dalla costruzione della ciclopista del Mediterraneo, di cui recentemente si è parlato a proposito dello sblocco dei fondi ministeriali per la sua effettiva realizzazione.
Rivieracqua potrebbe essere il soggetto attuatore dell’operazione pubblica, ma non quello finanziatore, almeno fino a quando non si arriverà alla tariffa d’ambito e alla salvaguardia dei conti della società. Le risorse si stanno cercando nei bilanci comunali e in Regione, laddove ci sono fondi destinati per opere strategiche di questo genere.
La volontà politica sembrerebbe esserci. Su Sanremo spinge il sindaco Alberto Biancheri: il Roja va rifatto assolutamente perché il Roja bis è in condizioni critiche.
Su Imperia e Diano i due ex onorevoli Scajola e Chiappori (ora sindaci) stanno guardando a Genova per trovare le coperture finanziarie. Sul collettamento dei reflui di San Bartolomeo, Cervo e Andora (comprensorio sprovvisto di depuratore), Regione e Provincia sono sottoposte alla spada di Damocle dell’infrazione europea che costa ogni anno, allo Stato Italiano, alcuni milioni di euro. Per non pagare multe così salate, si sta cercando finalmente di venirne a capo. Anche passando attraverso un project financig, ovvero coinvolgendo un partner privato.
Al momento si è ancora nella fase delle ipotesi progettuali il cui scopo è offrire soluzioni concrete e stabilire quale sarà il budget necessario. Da Amaie, dove c’è il braccio operativo di Rivieracqua, si stima che i costi possano variare intorno ai 1000 euro al metro per condotta. Una valutazione approssimativa porta alla cifra di 5, 6 milioni di euro.