Maturità 2019, dal poeta Ungaretti al generale Dalla Chiesa: ecco cosa hanno scelto gli studenti di Sanremo e Imperia

19 giugno 2019 | 15:04
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Sette le tracce a disposizione per il tema, sei ore per portarlo a termine

Sanremo e Imperia. Prima prova dell’esame di maturità questa mattina per 1353 studenti dell’Imperiese. Il plico telematico è stato aperto alle 8:30. Sette le tracce a disposizione per redigere il tema, sei ore per portarlo a termine, ma già intorno alle 12.30 i primi maturandi del Cassini hanno iniziato a uscire dalle classi.

Tra i liceali del Classico, la traccia più gettonata è stata quella sull’analisi della poesia di Ungaretti. Un autore che i maturandi non vedevano comparire nel tema di italiano dal 2011. «Mi aspettavo un autore sconosciuto e tracce più difficili – dice Andrea Fortelli della 5ª B –. Io sono molto soddisfatto, ho scelto Ungaretti che in classe avevamo fatto molto bene e questo mi ha permesso si fare vari collegamenti. Domani avrò la versione, ho un po’ d’ansia ma credo sia normale».

Allo Scientifico, invece, ha predominano il testo argomentativo a carattere tecnico-scientifico della tipologia B. «Avevamo dei brani tratti da “L’illusione della conoscenza”di Steven Sloman e Philip Fernbach – spiega Sara Lagascio della 5ª D –. Io ho sviluppato un discorso sulla bomba termonuclerare e gli errori che ha fatto l’uomo con le nuove tecnologie e scoperte. Spero sia andata bene». In molti hanno anche scelto il tema di attualità della tipologia C sulla vicenda legata al salvataggio degli ebrei destinati alla deportazione da parte del campione di ciclismo Gino Bartali, come Gianluca Izetta della 5ª D («Ho scelto subito quello, ho fatto tanti collegamenti soprattutto di storia dell’arte») e Mattia Stoppino della 5ª T («Sono contento, mi piace molto lo sport e sono riuscito a scrivere molto sviluppando argomenti legati la giustizia sociale»).

Reduci da un anno scolastico in cui i temi della lotta alla criminalità organizzata e della legalità sono stati ampiamente affrontanti, la maggior parte dei ragazzi del Linguistico – tra cui Ilide Chiodo e Vittoria Dalberto della 5ª S e Gaia Balduinotti della 5 ª T – hanno scelto o la prosa di Leonardo Sciascia tratta da “Il giorno della civetta” (tipologia A) o la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo sul generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982.

Vocabolari alla mano, i maturandi, i primi del nuovo millennio a cimentarsi con l’Esame di Stato, sono stati travolti da un vortice di emozioni tra ansie, dubbi e anche soddisfazioni. Le stesse che hanno provato i compagni che studiano a Imperia. «Pensavo fosse più complicato, invece la prova non è stata molto diversa dalle simulazioni fatte nel corso dell’anno scolastico – confida Laura De Santis del Classico Viesseux – De Amicis –. Posso dire che la difficoltà era media, né troppo facile né troppo difficile». Giudizio condiviso da Anna Campi, studentessa di Relazioni internazionali al Ruffini: «Credo sia andata bene, sono molto contenta anche se un po’ di emozione c’è stata. Ho scelto la tipologia C1, mi è parsa la più fattibile e sono anche riuscita a metterci del mio. Per domani ho un po’ di paura ma posso dire di essere carica!»

(Hanno collaborato Jacopo Gugliotta e Diego David)