Imperia, salvataggio Rivieracqua: apertura di Scajola summit in Provincia
Il primo cittadino del capoluogo: «Salvare Rivieracqua senza affondare Amat»
Imperia. «Un incontro costruttivo, abbiamo stabilito un piano di interventi al fine di poter rendere esaustivo quanto ci è stato richiesto dal Tribunale. La prospettiva? Comprendere e allargare quanto è più è possibile la compagine comprendendo anche Amat per approdare alla tariffa unica d’ambito. Inizieranno una serie di incontri per rendere omogenee le procedure di concordato presentate da noi e da Amat a tal fine».
Così il presidente di RivieracquaGian Alberto Mangiante sintetizza il summit che si è svolto stamattina in Provincia convocato dal presidente Domenico Abbo come capofila dell’ambito idrico.
Interviste ai sindaci Scajola e Biancheri e al presidente della Provincia Abbo.
Il sindaco di Imperia Claudio Scajola apre quindi al salvataggio del consorzio dell’acqua pubblica. Nelle scorse settimane, infatti, c’è stato uno scambio di lettere tra Mangiante a Scajola a proposito del valore di Amat, valutata in un primo momento 22milioni di euro, cifra che manderebbe a monte il concordato proposto da Rivieracqua in tribunale. Si ragionerà, quindi, in base a una rivalutazione dell’asset della partecipata del Comune di Imperia anche in base ai rapporti con Amaie in relazione alle condotte del Roja 1.
«L’obiettivo era quello di ragionare per evitare che Rivieracqua fallisca che il concordato venga approvato tenendo presente che diversi aspetti sono da chiarire, compreso quello che non si può salvare Rivieracqua e affondare Amat. Occorre trovare una soluzione che riconosca il peso e il valore di ciascuno», è quanto dichiarato all’uscita dal sindaco di Imperia Claudio Scajola.
Presenti alla riunione il Consiglio provinciale al completo, il Cda di Rivieracqua e tecnici.
Anche il presidente della Provincia Abbo e il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri nella veste di consiglieri provinciali si sono detti ottimisti per una soluzione della annosa vertenza.