Imperia, Giovanni Amoretti (Polis): «Alla fine nel Ponente i progetti hanno prevalso sugli slogan»

12 giugno 2019 | 09:08
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Imperia, Giovanni Amoretti (Polis): «Alla fine nel Ponente i progetti hanno prevalso sugli slogan»
Imperia, Giovanni Amoretti (Polis): «Alla fine nel Ponente i progetti hanno prevalso sugli slogan»
Imperia, Giovanni Amoretti (Polis): «Alla fine nel Ponente i progetti hanno prevalso sugli slogan»

Sulle Regionali: «Prematuro, ma non vogliamo che un partito ci dica quello che dobbiamo fare»

Imperia. «In tutto il Ponente, da Pietra Ligure al confine direi, abbiamo assistito a risultati che esprimono  una visione omogenea della politica.  Alla fine hanno prevalso i progetti sugli slogan, che poi è la visione di Polis».

E’ l’analisi post voto di Giovanni Amoretti, vicepresidente di Polis, l’associazione politica che fa capo al sindaco Claudio Scajola al cui vertice siede Luigi Sappa.

«Quello che è accaduto in determinati centri -sottolinea Amoretti  –  mi fa un po’ tornare alla mente la campagna elettorale di un anno fa a Imperia, dove i continui pellegrinaggi di esponenti regionali e  nazionali non sono valsi la vittoria al centrodestra. Ha vinto Claudio Scajola con i suoi gruppi civici».

La dichiarazione d Amoretti arriva dopo la tornata elettorale che ha visto prevalere al primo turno Alberto Biancheri a Sanremo e Gaetano Scullino a Ventimiglia e all’indomani della vittoria al ballottaggio ad Albenga di Riccardo Tomatis sul candidato del centrodestra Gerolamo Calleri.

«Tomatis – commenta Giovanni Amoretti  – nonostante partisse penalizzato al primo turno ha saputo ribaltare il risultato sulla base di un progetto civico che andava al di là dei partiti tradizionali».

Per inciso Riccardo Tomatis ha goduto al ballottaggio dell’appoggio anche della lista civica di Diego Distilo che, non è un mistero, fa rifermento alla corrente di Claudio Scajola.

Il vicepresidente di Polis aggiunge alla sua analisi: «I risultati delle elezioni Europee che che hanno visto forze trainanti (la Lega ndr) in determinate zone non si sono coniugate con l’esigenza di rappresentatività che i cittadini hanno espresso con il loro voto amministrativo. A Ponente, per esempio, nei principali centri, le coalizioni hanno messo il capello su vittorie che sono state di singoli esponenti molto radicati nella società civile, che sono, in particolare in un caso, l’espressione più verace di quella comunità. Ritengo che questo modo di intendere la politica possa estendersi dal Ponente al resto della Regione e non solo».

Quindi ora allargherete  l’obiettivo sulle Regionali del prossimo anno? «E’ prematuro- concludeAmoretti–  Noi come Polis per ora ci siamo occupati di questo lembo di Liguria che necessita di omogeneità di vedute. Rimane questo il nostro intento principale. Per altri appuntamenti di natura più politica ci sarà tempo per parlarne. Certamente la nostra ambizione non è quella di avere un partito che domani mattina ci dica quello che dobbiamo fare. Rivendichiamo la nostra indipendenza per cercare le ricette migliori per dare un futuro al nostro territorio».