“Imperia al centro” contro l’ordinanza plastic free di Scajola: «Impone obblighi ai commercianti»
Edoardo Verda si era visto respingere una mozione analoga dalla maggioranza
Imperia. Il gruppo consiliare “Imperia al centro” formato da Edoardo Verda e Guido Abbo commenta la notizia dell’ordinanza plastic free firmata dal sindaco Claudio Scajola.
«In relazione alla notizia che il sindaco ha lanciato l’iniziativa “plastic free”, vi sono un paio di considerazioni da fare.
Innanzitutto, per quanto riguarda il metodo, l’Amministrazione ha dimostrato ancora una volta la propria chiusura, bocciando la mozione presentata da Imperia al Centro con un teatrino degli orrori messo in scena durante il Consiglio comunale del 30 aprile scorso. In quell’occasione lo stesso sindaco aveva bollato la proposta di IAC “da movimento studentesco” sminuendo il valore della lotta per la tutela ambientale salvo poi ora tentare, goffamente, di intestarsene i meriti.
La seconda considerazione è che il progetto di IAC aveva la finalità di condividere un percorso virtuoso con i commercianti, su base volontaria e senza costrizioni, con una finalità educativa verso il cliente: con lo scopo di attivare comportamenti spontanei da parte dei cittadini, sensibilizzandoli e facendo loro capire quanto sia importante il contributo di tutti alla tutela dell’ambiente.
La strada scelta dal primo cittadino è, invece, quella dell’obbligo e delle sanzioni per chi non rispetterà l’ordinanza. Tale filosofia non è la nostra, per parecchi motivi: prima di tutto perché ci sembra ipocrita imporre questa misura ai commercianti con un servizio di raccolta rifiuti che presenta ancora moltissime criticità, inoltre abbiamo poca fiducia nell’efficacia dei controlli previsti, visti i ridotti ranghi della polizia municipale. Soprattutto, con obblighi e sanzioni, anche ammettendo che tutti li rispettino, non si avrà quell’effetto di “trascinamento” positivo sui comportamenti nel consumo di imballaggi in plastica che può nascere soltanto con un cambio culturale, in cui il cittadino sia parte attiva e non soltanto un suddito da vessare.
Vista la gravissima assenza di informazione che doveva essere fatta per l’introduzione del porta a porta e vista l’intenzione di dimezzare le risorse per la comunicazione futura, ci pare però chiaro che l’amministrazione non abbia intenzione di investire nell’educazione ambientale ne’ di mettere in campo pazienza, capacità di dialogo e di ascolto».
Chiude Verda: «Siamo felici di aver portato, con la nostra mozione, l’attenzione sul tema ma non ci riteniamo soddisfatti della scelta come sempre coercitiva dell’amministrazione. Continuiamo a credere nel valore educativo di una scelta condivisa con i commercianti che venga diffusa e sostenuta dal nostro comune».