Crisi dei nidi e delle scuole materne nell’Imperiese, calano le iscrizioni
In 10 anni i bambini che hanno usufruito dei servizi comunali per l’infanzia sono passati dal 15,9% al 10,2%
Imperia. Calano le iscrizioni alle scuole materne di tutta la provincia. Lo rileva l’Istat nell’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori.
In 10 anni, dal 2007 al 2017, i bambini che hanno usufruito dei servizi comunali per l’infanzia sono passati dal 15,9% al 10,2%. Le iscrizioni all’asilo sono calate in tutta la Liguria, con Savona che ha visto diminuire la partecipazione dei bambini passando dal 20,4% del 2004 al 15,0% del 2017; e La Spezia che ha perso più del 5,5% degli iscritti, arrivando a una percentuale del 13,6% contro il 20,5% di dodici anni prima. Rara eccezione Genova che ha invece registrato una crescita, seppur lieve, raggiungendo quota 16,7% (nel 2004 era del 14,4%).
Ma il quadro è negativo un po’ in tutta Italia, con Caserta (89%) e Roma (84%) che segnalano le contrazioni maggiori (rispettivamente -7 e -10 punti percentuali) e nel 2017 si posizionano in fondo alla graduatoria; Roma è ultima. Al primo posto, nello stesso anno, si trova invece Sondrio (98%).
L’Italia dalle scuole materne, in passato «esempio in Europa», è oggi in difficoltà. E segnali di arretramento si rivelano sui livelli del servizio offerto non solo per la fascia 3-5 anni. Negli asili nido di tutto il Paese, infatti, c’è a malapena un posto per un bambino su quattro. Basti solo pensare che secondo gli ultimi dati Istat disponibili, relativi all’anno scolastico 2016/2017, su 4328 bambini dai 0 ai 2 anni residenti in provincia di Imperia, si contano solo 397 posti. Situazione analoga nel resto della Regione: La Spezia, su 4486 bambini, conta 550 posti; Savona, su 5587, 696; e Genova, su 17.400, 2646.