Competenza, semplicità e voglia di fare: i nuovi volti della politica sanremese Ormea e Artusi si presentano

15 giugno 2019 | 00:57
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La prima è stata chiamata a occuparsi di Cultura, Patrimonio e Personale, la seconda di Ambiente, Mercato dei fiori, Floricoltura e Fondi europei

Sanremo. Preparate, alla mano e con tanta voglia di fare. Sono i nuovi volti della politica sanremese Silvana Ormea e Lucia Artusi, neo-assessori del Biancheri bis. La prima, arruolata nella lista civica Sanremo al centro, è stata chiamata dal sindaco a occuparsi di Cultura, Patrimonio e Personale; la seconda, caposaldo del movimento Sanremo Attiva, si dedicherà all’Ambiente, al Mercato dei fiori, alla Floricoltura e anche alla caccia di Finanziamenti europei, delega che condivide con un’altra new entry a Palazzo Bellevue, la consigliera Sara Tonegutti.

Entrambe sorprese e allo stesso tempo lusingate di essere state scelte dal primo cittadino come elementi portanti della sua squadra, sia l’una che l’altra rappresentano un cambiamento che aggrega energie, idee e quelle risorse inesauribili che derivano dal loro essere donna.

A cominciare da Ormea, 56 anni, felicemente sposata, una figlia e dipendente dell’Asl 1 da ben 39 anni.«Mai più avrei pensato di assumere questa nomina – sottolinea sorridente –. Ero già felicissima del risultato elettorale ottenuto (284 voti ndr). Non amo improvvisarmi, quindi ero contenta di limitarmi a sedere sui banchi del Consiglio e capire il funzionamento della macchina comunale. E invece mi è arrivata la chiamata di Alberto che mi comunicava che sarei diventata assessore: sono rimasta sorpresa, interdetta, quasi non capivo». Lo stupore ha però lasciato subito il passo allo zelo: «Proprio perché non amo improvvisarmi, sto studiando molto. A eccezione del Personale, impegno simile a quello che ricoprivo in Asl, di Cultura e Patrimonio non mi sono mai occupata direttamente, quindi mi sto documentando bene. Mi sono confrontata con il precedente assessore alla Cultura, il dottor Nocita, apprezzandone molto il lavoro di concertatura con le diverse associazioni culturali cittadine che vorrei proseguire».

Silvana – come preferisce essere chiamata, anche dagli stessi dipendenti degli uffici che definisce «persone gentili e disponibili» – ha le idee chiare: «La cultura è molto importante per la nostra città, Sanremo è conosciuta ovunque, è un brand e questo brand bisogna sfruttarlo. Come valorizzarlo in ambito culturale? Ci piacerebbe dare vita a una programmazione di eventi con protagonisti scrittori importanti magari anche appoggiandoci a case editrici di rilievo. Vogliamo altresì promuovere la cultura locale e organizzare appuntamenti che mescolino le varie arti, come letteratura e musica. Ovviamente potremmo muoverci soltanto sulla base delle risorse disponibili e non esiteremo a chiedere aiuti: al Casinò, all’assessorato al Turismo, ben vengano anche tutti i privati che vorranno darci una mano».

Discorso analogo sul fronte Patrimonio: «Negli ultimi 5 anni alcuni beni storici patrimoniali del Comune sono già stati valorizzati, basti pensare a Santa Tecla, Santa Brigida o Palazzo Nota, e mi piacerebbe portare avanti questo lavoro. Sanremo possiede delle ville meravigliose, come Mercedes o Anger, che una volta rimesse a posto potrebbero far parte di un percorso culturale a cui sto pensando e che voglio realizzare. Ho già fatto una mappatura di tutti gli immobili per rendermi davvero conto dei grandi tesori che custodisce la nostra città e che meritano di essere valorizzati».

Amore per Sanremo e carattere caparbio contraddistinguono anche l’altro volto nuovo della politica sanremese, l’avvocato 37enne Artusi che, tra i fondatori di Sanremo Attiva nel 2014, ha sempre portato avanti cause ambientaliste, dalla difesa dell’acqua pubblica alla lotta al nucleare. «Mi ha lusingato molto la chiamata di Biancheri ma allo stesso tempo ero molto spaventata – confida il neo-assessore –. Per il gruppo, comunque, ero felicissima: in questi anni Sanremo Attiva si è davvero impegnata, sia sui banchi dell’opposizione sia nel supportare alcune pratiche riguardanti l’ambiente». E nonostante il magro risultato conseguito alle elezioni (606 voti), «credo che il sindaco abbia riconosciuto la nostra competenza e abbia voluto premiarci».

Un assessorato davvero importante e, ammettiamolo, problematico quello che è stato riservato alla più giovane della neonata amministrazione, ma lei è prontissima a fare del suo meglio: «Premettendo che per l’ambiente non si fa mai abbastanza – dice –, bisogna riconoscere che negli ultimi anni c’è stata una grande volontà di provare a migliorare le cose. Purtroppo (la raccolta differenziata porta a porta ndr) non è semplice: i cittadini hanno dovuto cambiare le loro abitudini e questo non è mai facile. Bisogna però riconoscere che si è andati verso una direzione ambientalista e per raggiungere i risultati sperati ci vuole, come in ogni cosa, tempo. Sicuramente il sistema deve essere reso più funzionale, ci sono delle pecche visibili a tutti, e noi ci impegneremo per renderlo il più efficiente possibile, coinvolgendo pure i cittadini».

La medesima determinazione Artusi la vuole riservare agli altri settori che le sono stati affidati: «Per quanto riguarda il Mercato dei fiori abbiamo già fatto partire una pratica di adeguamento della struttura dal punto di vista della sicurezza nonché quello catastale e di conservatoria. Il Mercato dei fiori è frequentato da associazioni sportive e floricoltori, deve quindi essere messo a norma il prima possibile. Sul fronte dei Fondi europei, invece, insieme alla consigliera Sara Tonegutti, persona molto esperta in materia, abbiamo già maturato un sacco di idee che vogliamo mettere in pratica, a partire dal potenziamento dell’ufficio Fondi europei».

E se tutto è ancora in divenire l’avvocato-assessore ha nel cuore un progetto che sogna di realizzare quanto prima: «Vedere la città splendida e splendente. Spero di riuscire a realizzarlo, è la mia missione».