«Cinquemila volte grazie da Calcio Flash Ponente», intervista al blogger sportivo Damiano Berteina

La sua pagina Facebook ha raggiunto i 5000 “Mi piace”
Taggia. Calcio Flash Ponente festeggia un importante traguardo. La sua pagina Facebook, infatti, ha raggiunto i 5000 “Mi piace”. Un successo che Damiano Berteina, l’ideatore del progetto, di certo non si aspettava: «Sì, è vero, sono davvero orgoglioso dei risultati che ho ottenuto in questi quasi quattro anni di lavoro e divertimento. Ci tengo a “ringraziare 5000 volte” tutte le persone che mi seguono e che mi dimostrano affetto».
Come è iniziato questo progetto?«È iniziato subito dopo che ho deciso di smettere di giocare a clacio. L’ho fatto perché non avevo più stimoli, ma volevo comunque rimanere in un “mondo” che ho sempre amato. Ho pensato, quindi, di creare un qualcosa che potesse avvicinare tutti gli appassionati della provincia e che contemporaneamente desse maggiore visibilità al nostro movimento».
Oltre la pagina Facebook, sta andando benissimo anche il sito, vero? «Sì, nell’ultimo anno siamo andati vicino alle 400 mila visite. Il canale YouTube, inoltre, ha raggiunto 700 mila visualizzazioni e Instagram 1350 followers».
A proposito del calcio della provincia, che cosa manca secondo te?«A mio avviso ci sono troppe società che guardano il proprio orticello a discapito della qualità. Stiamo attraversando un momento in cui i giovani fanno fatica a venire fuori, per questo penso che le risorse economiche andrebbero spese soprattutto in questa direzione, ovvero nel cercare di migliorare i settori giovanili. È inutile spendere tanti soldi per mantenere dei club in campionati di Promozione o in Prima Categoria».
Da quest’anno sei anche diventato allenatore?«Sì, ho allenato i Pulcini 2009 dell’Atletico Argentina e devo dire di essermi divertito moltissimo. Un’esperienza che mi ha fatto arricchito ulteriormente».
Il prossimo anno dove allenerai?«Allenerò i Pulcini 2009 della Sanremese Calcio. Sono davvero orgoglioso e darò il massimo per far crescere questi bambini al meglio, in un ambiente sano e con tanto divertimento. A questa età devono imparare le regole, il rispetto e divertirsi».
In passato sei stato anche giocatore della Sanremese…«Sì, ho vestito biancoazzurro quando la Sanre è ripartita dalla Terza Categoria. Sono stato due stagioni, ho conquistato altrettante promozioni, segnando la bellezza di 26 gol. Non tutti lo sanno, ma da quando è rinata sono il giocatore che ha fatto più reti. Sono stati 2 anni fantastici, dove ho avuto il privilegio di andare ad esultare per tante volte sotto i tifosi. Sono emozioni che non si scordano, a prescindere dalla categoria, i sentimenti non guardano in che campionato giochi».
In questi anni ti saranno capitate tante cose, cosa ci puoi raccontare?«Posso dire che la prima persona che ha creduto in questo progetto è stato Marco Del Gratta. Era presidente dell’Argentina, andai allo Sclavi per raccontargli la mia idea e decise subito di contribuire allo sviluppo del progetto. Sinceramente non capisco questo accanimento verso di lui, ce ne dovrebbero essere dieci di Del Gratta in provincia».
Con le società i rapporti sono sempre stati buoni?«Dipende dal periodo. È un po’ come quando hai una fidanzata, a volte è meglio non vedersi per un po’. A parte gli scherzi, essendo da solo è pressoché impossibile seguire tutte le squadre, quindi cerco di fare il possibile nel limite delle mie capacità».
Quest’anno chi ti ha sorpreso?«Mi ha sorpreso il Camporosso di mister Luci. Una squadra che è riuscita a centrare un obiettivo incredibile spendendo pochissimo».
Chi è che avrebbe meritato di più?«Sicuramente la Sanstevese, hanno giocato tutto il campionato in trasferta. Un handicap non da poco, avrebbero meritato la salvezza».
Chi è stato invece il flop?«Non vorrei parlare di flop, piuttosto di delusione. In questo caso dico Atletico Argentina, sono partiti per vincere il campionato e hanno perso pure i playoff, giocando la finale ad un ritmo imbarazzante».
Tra poco ci sarà anche il 4° Pallone d’oro del Ponente…«Sì, quest’anno sarà ad agosto e sempre al Teatro del Casinò. Sono molto contento di come è cresciuta nel corso degli anni e spero di ripetere le presenze della scorsa estate, quando furono 300 le persone ad assistere alla serata».
Calcio Flash Ponente ha raggiunto grandi traguardi anche con la beneficenza..«Sì, giusto. Ho pensato di unire il divertimento e un momento di riflessione. Non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati a vivere la nostra quotidianità, a passare le giornate nei nostri “casini” quotidiani e ci lamentiamo sempre. Pensare a chi sta peggio di noi e aiutarli in modo concreto, può anche essere una sorta di terapia: a volte sapersi accontentare è sinonimo di libertà».
Cosa vuoi dal futuro? «Voglio essere felice».