Bordighera, ‘patrimonio’ Saint Charles ai privati. La minoranza lascia il consiglio



Prioli (Asl): «Con il pronto soccorso arriveranno reparti quali medicina, chirurgia, il servizio anestesia, un laboratorio di analisi e altro come prevede il decreto Balduzzi»
Bordighera. «Ne esco con meno conoscenza di prima». Lo dichiara il consigliere di minoranza Giuseppe Trucchi (Semplicemente Bordighera), un passato da neuropsichiatra infantile per la Asl 1 imperiese, in merito alla pratica relativa al Saint Charles che ha affidato per 99 anni, dopo il passaggio in consiglio comunale, altre due palazzine in costruzione ai privati che gestiranno l’ospedale. Le spiegazioni fornite dal direttore amministrativo dell’Asl 1, Marco Damonte Prioli, non hanno fugato i dubbi di Trucchi: «Non abbiamo ben chiaro il crono-programma – ha detto il consigliere – Non sappiamo quando entrerà effettivamente il privato e le indicazioni fornite da Prioli sui servizi ospitati nelle palazzine non convincono».
«Con il pronto soccorso arriveranno reparti quali medicina, chirurgia, il servizio anestesia, un laboratorio di analisi e altro come prevede il decreto Balduzzi», ha precisato Prioli che ha poi elencato i servizi che dovrebbero trovare collocazione nella palazzina attualmente in ristrutturazione (ex analisi e uffici) e in quella nuova. «Nell’ex laboratorio al piano terra sono previsti sportelli per il pubblico e altri locali di servizio a questa attività, un centro prelievo, servizi igienici e locali tecnici – ha detto il direttore generale dell’Asl 1 imperiese – Al piano primo undici studi medici, tra cui neuropsichiatria, psicologi, foniatria, ortopedia, due ambulatori di ginecologia-ostetricia, un laboratorio destinato ad attività di fisioterapia, un ambulatorio per la psicomotricità e tre ambulatori ad oggi identificati per attività generica. Al piano secondo: undici ambulatori generici, un ambulatorio odontoiatrico, uno di ginecologia e un ambulatorio destinato al medico sportivo. Se queste attività non dovessero trovare spazio nel privato, resteranno in capo alla Asl e dovranno essere ricollocate all’interno del distretto Intemelio. Nel nuovo corpo di fabbrica è invece prevista un’area ambulatoriale al piano terra e una dialisi al primo piano».
«Queste indicazioni le conoscevo già – ha replicato Trucchi – Erano quelle che avevamo concordate insieme (quando si pensava che a gestire il compendio ospedaliero fosse l’Asl, ndr). Ma sono quelle che non ci saranno perché non credo che il privato gestirà il consultorio, la neuropsichiatria infantile, la psichiatria. Preferisco non partecipare al voto per mantenere una certa indipendenza di giudizio di fronte a un’operazione che è necessaria per il nostro territorio».
Nel corso del consiglio comunale, è emerso inoltre che i dipendenti dell’ospedale manterranno un contratto pubblico e saranno pagati dalla Asl e non dal privato che, invece, si occuperà della loro gestione.
Al termine della discussione, la minoranza con i consiglieri Giuseppe Trucchi, Mara Lorenzi, Giovanni Ramoino e Stefano Sapino (assenti Giacomo Pallanca e Margherita Mariella) ha lasciato il consiglio comunale. La pratica è stata approvata con i soli voti della maggioranza.