Ventimiglia, tunisino fermato: aveva rapinato un giovane connazionale. Caccia al palo
Si era rifugiato nell’abitazione di una amica italiana
Ventimiglia. E’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto uno straniero, tunisino irregolare, ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso ai danni di un connazionale. I fatti risalgono a inizio settimana e partono dalla denuncia presso il il commissariato della Città di frontiera per una aggressione subita da parte di un giovane migrante, tunisino di 21 anni appena giunto via treno a Ventimiglia.
La vittima ha raccontato ai poliziotti che era stata avvicinata da un connazionale il quale minacciandolo con un coltello, lo aveva derubato di telefono cellulare, passaporto nonché di tutto il denaro in suo possesso.
La sezione investigativa del commissariato visionando i filmati di tutti i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona è riuscita a individuare il rapinatore rintracciato nell’abitazione di una ragazza italiana presso cui si era rifugiato.
Trovato in possesso del telefono cellulare della vittima e riconosciuto dalla stessa gli è stato invenuto e sequestrato per ricettazione anche un passaporto intestato ad altro connazionale. Dalle indagini è emerso che il rapinatore ha agito in concorso con un complice, che aveva il ruolo di palo e che è tuttora ricercato.
La Polizia di Stato ha adottato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto, motivato dal pericolo di fuga trattandosi di un clandestino.
Sono in corso accertamenti in merito alla responsabilità del fermato per almeno un altro episodio delittuoso commesso ai danni di un altro migrante tunisino.