750 interviste |
Politica
/
Ventimiglia
/

Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati

4 maggio 2019 | 12:31
Share0
Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati
Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati
Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati
Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati
Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati
Ventimiglia, sondaggio Opimedia Scullino in vantaggio su Ioculano. Falzone e Ballestra distanziati

Scullino stacca il primo cittadino uscente di 7 punti

Ventimiglia. Sette punti percentuali dividono due dei quattro candidati alla carica di sindaco di Ventimiglia. Si evince dal sondaggio commissionato da Riviera24.it alla società Opimedia Consulting e presentato stamani dal ricercatore Paolo Ghibaudo introdotto dal direttore Alice Spagnolo  presso la biblioteca Aprosiana, al civico 1 di piazza Ettore e Marco Bassi.

Tra il 39 e il 45 per cento dei ventimigliesi aventi diritto al voto sceglie il candidato del centrodestra unito Gaetano Scullino come sindaco della città di confine. La percentuale di scelta a favore dell’attuale sindaco Enrico Ioculano ricandidato alle amministrative di maggio, oscilla invece tra il 32 e il 38 per cento.
Gli altri due candidati, Antonino Falzone, appoggiato da due liste civiche, e Giovanni Ballestra, che si presenta con una sola lista civica, sono i favoriti, rispettivamente, dallo 0 al 3 per cento e dall’1 al 4 per cento degli elettori.
Restano ancora gli ‘indecisi’ si cui c’è possibilità di lavorare: si parla di una forbice che oscilla tra il 15 e il 21 per cento dei votanti.

Ma non è tutto. Il sondaggio, realizzato da Opimedia in collaborazione con Demetra, ha portato alla luce altri dati interessanti. Quello sulla popolarità dei candidati sindaco, ad esempio, che vede un testa a testa tra Enrico Ioculano e Gaetano Scullino (95 per cento), mentre Giovanni Ballestra è conosciuto dal 77 per cento degli intervistati e Antonio Falzone dal 56 per cento. Questi ultimi hanno ancora più di venti giorni per farsi conoscere e apprezzare dai votanti ventimigliesi.

La fiducia. C’è un divario di 10 punti percentuali tra Gaetano Scullino e Enrico Ioculano riguardo alla fiducia che ispirano tra gli intervistati. Se ha molta fiducia nel sindaco uscente solo il 15 per cento, il 25 per cento ne ha invece molta per Scullino. La forbice tra i due diminuisce sommando i voti di chi dichiara di avere ‘abbastanza fiducia’ in loro: 38 per cento per Ioculano e 34 per cento per il suo avversario.

I 750 intervistati tra il 28 aprile e il 1 maggio sono stati chiamati a dare un giudizio sull’Amministrazione uscente: molto positivo per il 5 per cento e positivo per il 34 per cento. Il 30 per cento, invece, non è né soddisfatto né deluso e risponde con un giudizio ‘né positivo né negativo’. Così come un 9 per cento non sa quale tra le opzioni scegliere. Mentre un 22 per cento degli intervistati si dichiara insoddisfatto, chi più e chi meno, dall’operato dell’Amministrazione Ioculano, alla quale il 17 per cento ha dato un giudizio negativo e il 5 per cento molto negativo.

Le questioni più importanti da affrontare a Ventimiglia sono sostanzialmente tre. Al primo posto, con il 25 per cento dei voti, il problema del traffico e la carenza di parcheggi. Scarsa la percezione di pulizia e decoro urbano: il 22 per cento degli intervistati l’ha inserita tra le tre questioni più pregnanti da risolvere. Mentre la questione migranti e il problema della scarsa percezione della sicurezza è sentito dal 18 per cento del campione. Ci sono poi da migliorare: ‘occupazione e lavoro’ (17%), ‘turismo e commercio‘ (10%), ‘sport, cultura e politiche giovanili‘ (4%).

Su cosa abbia più importanza per la scelta del voto, gli intervistati non hanno dubbi: il 70 per cento risponde «il candidato», mentre solo il 7 per cento risponde «il partito o la lista civica». Per il 14 per cento, invece, contano entrambi allo stesso modo.

Se si va ad analizzare la scelta del partito da votare alle europee, la Lega balza al primo posto, con preferenze dal 32 al 35 per cento. Secondo, ma distaccato di dieci punti percentuali, il Pd – Siamo Europei (dal 22 al 25%). Seguono Forza Italia e M5S (dal 10 al 13%); mentre La Sinistra, Fratelli d’Italia e Più Europa pesano dal 3 al 6%. Chiudono Europa Verde (0-3%) e Popolo della Famiglia (0-2%).