Targhe estere, viceministro Rixi: «Dopo vertice a Chigi, emendamento a salvaguardia dei frontalieri»

8 maggio 2019 | 18:39
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Targhe estere, viceministro Rixi: «Dopo vertice a Chigi, emendamento a salvaguardia dei frontalieri»

Per chi opera nel principato di Monaco

Roma. «Dopo aver raccolto le istanze dei lavoratori frontalieri della provincia di Imperia, che operano nel Principato di Monaco, mi sono fatto portavoce delle loro problematiche e, dopo un vertice interministeriale tra Interni e Ministero dei Trasporti svoltoso lunedì a Palazzo Chigi, saranno inseriti nell’emendamento alla riforma dell’articolo 93 del codice della strada. La riforma si è resa necessaria per stroncare il fenomeno dei ‘furbetti’ delle targhe estere, tuttavia è altrettanto necessario oggi uno strumento normativo che metta a riparo chi, per ragioni di lavoro, residente in Italia regolarmente, ogni giorno utilizza per lavoro un’auto aziendale con targa monegasca piuttosto che Svizzera o di San Marino».

Lo dichiara il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi in merito alle sanzioni scattate con l’entrata in vigore del decreto Sicurezza riforma l’articolo 93 del codice della strada, che prevede sanzioni per chi, residente in italia da oltre 60 giorni, è alla guida di un veicolo immatricolato all’estero. «I lavoratori che si trovano in questa situazione – spiega il viceministro Rixi – sono alcune migliaia. L’obiettivo è, prima dell’estate, arrivare a una norma, da inserire nel primo veicolo legislativo utile, che salvaguardi i lavoratori frontalieri perché non incorrano in sanzioni o una circolare esplicativa che metta un perimetro preciso per la loro situazione particolare. Come ministero dei trasporti stiamo anche lavorando con il Ced-Centro di elaborazione dati motorizzazione per la registrazione dei veicoli immatricolati all’estero».