Taggia, completato il restauro dell’organo dei fratelli Lingiardi del 1853
Si tratta di un’opera unica con le sue 953 canne di cui 43 in legno, 824 metalliche labiali, 86 ad ancia
Taggia. Il consiglio e tutti i Confratelli della Confraternita del Gonfalone dell’Oratorio dei Santi Sebastiano e Fabiano, “Bianchi” di Taggia, sono lieti di annunciare la fine di lavori di restauro dell’organo dei fratelli Lingiardi opera 102 del 1853.
L’organo è stato progettato e realizzato appositamente per il nostro Oratorio, di conseguenza anche grazie alle particolarità tecniche addottate a suo tempo dal maestro Lingiardi, può considerarsi un’opera unica con le sue 953 canne di cui 43 canne di legno, 824 metalliche labiali, 86 ad ancia.
La canna più lunga è il Fa del registro Contrabassi ed è lunga 3,30 metrii, a più piccola canna del registro Ottavino ha un corpo sonoro di soli 14 mm. Registri totali: 26
«Vi intiamo a partecipare all’inaugurazione che si terrà domenica 26 maggio con il seguente programma:
alle 9,30 Santa Messa con cerimonia di benedizione dell’organo;
alle 16 concerto di inaugurazione tenuto dal Maestro di Taggia di fama internazionale GIORGIO REVELLI e presentazione del restauro da parte Maestro Daniele Giani titolare della ditta GIANI CASE D’ORGANI che ha effettuato il restauro, l’esibizione del Maestro Revelli e la presentazione del restauro verranno proiettate su un maxi schermo sistemato all’interno dell’Oratorio. conclusione della giornata con un rinfresco.
Seguiranno altri due concerti il primo il 18 giugno alle 21 con l’organista M° Enrico Viccardi (Codogno – Italia) ed il secondo il 10 luglio alle ore 21,00 tenuto dall’organista M° Coralie Amedjkane (Parigi – Francia)».
Il restauro è stato possibile grazie ai fondi dell’8×1000 dei CEI destinati ai restauri ed alla manutenzione dei beni che hanno coperto il 40% della spesa, ai fondi raccolti grazie a due cene di beneficienza organizzate lo scorso anno e quest’anno dal Comune di Taggia e dal Centro Culturale Tabiese nell’ambito della manifestazione Meditaggiasca, e dalle offerte di tanti fedeli.
Il restauro effettuato è durato oltre un anno, ed ha comportato lo smontaggio completo dell’organo, che è stato portato presso la sede della ditta Casa D’Organi Giani a Corte de’ Frati in provincia di Cremona, consentendo la pulizia e la manutenzione di ogni sua parte, comprese la tastiera e la pedaliera che sono state riportate alle caratteristiche tecniche originali così come ideate al Maestro Lingiardi nel 1853.
A convincere i Confratelli ad intraprendere questa iniziativa è stata la volontà di preservare e riconsegnare non solo alla Confraternita ma all’intera comunità di Taggia uno strumento che è da sempre una testimonianza di Fede nato per suonare a gloria del Signore.