Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»

12 maggio 2019 | 12:08
Share0
Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»
Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»
Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»
Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»
Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»
Sanremo, Matteo Salvini dal palco di piazza Borea d’Olmo: «Urgente portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese»

Il comizio del leader della Lega acclamato dalla folla

Sanremo. «Secondo me portare rispetto, ordine e disciplina in questo Paese è urgente». Lo ha detto il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, giunto a Sanremo per sostenere la corsa elettorale del candidato sindaco del centrodestra unito  Sergio Tommasini, parlando del ‘decreto sicurezza bis’.

Un disegno di legge che, ha spiegato il vicepremier, «va ad aggiungere altri elementi di certezza in Italia». Due i punti cardine in materia di immigrazione: l’uso di intercettazioni telefoniche «per beccare gli scafisti e i trafficanti di esseri umani». «Se qualcuna di queste navi private, di questi volontari, di questi paladini della pace, di questi generosi non rispetta le indicazioni e le regole del mare per ogni immigrato clandestino che porta in Italia c’è una multa di 5mila euro – ha detto Salvini – L’immigrazione compete agli Stati, non è che domani parte mezzo centro sociale da Sanremo arriva davanti a Tripoli e decide dove portare la gente di qui e di là. Non funziona così».

In secondo luogo: l’inasprimento delle sanzioni per chi aggredisce le forze dell’ordine, fisicamente o verbalmente. «Uno che mette le mani addosso a un poliziotto o a un carabiniere deve finire in galera, non deve andare a spasso per Sanremo, perché ci vuole rispetto per chi indossa una divisa», ha aggiunto.

Con la norma ‘spazza clan’, inoltre è prevista l’assunzione di 800 persone «che mettano in galera quelli (i mafiosi, ndr) che ancora in galera non sono».

Matteo Salvini sul palco con Gaetano Scullino, candidato sindaco a Ventimiglia
Scullino Salvini

Oltre millecinquecento persone hanno acclamato il leader della Lega in piazza Borea d’Olmo, che sulla propria pagina Facebook ha commentato: «Arrivato a Sanremo, spettacolare!!! Grazie». Mentre il ‘Capitano’ teneva il suo comizio, in via Escoffier, a pochi metri dal suo palco, duecentocinquanta persone manifestavano contro la politica definita ‘razzista’ e ‘fascista’ del ministro dell’Interno.

La contro manifestazione in via Escoffier
contromanifestazione salvini

In merito alla possibile chiusura del Campo Roja di Ventimiglia, che da diversi anni accoglie migranti ‘in transito’, Salvini ha dichiarato: «L’obiettivo è ridurre il danno creato negli anni precedenti. Se continuiamo a tenere una riduzione del 90 per cento degli sbarchi, abbiamo circa 80mila presenze in meno in Italia rispetto a quando sono arrivato. Abbiamo già chiuso tanti centri che erano luogo di delinquenza e altri ne dobbiamo ancora chiudere. Son contento di quello che siamo riusciti a fare».

Elezioni europee e tentato processo. «Il 26 maggio sarà un referendum sulle politiche della Lega. Non sono elezioni europee. Svegliate chi ancora dorme se sperate in qualcosa di nuovo. Dove governa al Lega si vede», ha detto Matteo Salvini, aggiungendo: «Abbiamo dimostrato all’Europa che facciamo da soli. Questo mi è costato un tentato processo. Ora stanno provando di nuovo con il Tribunale dei Ministri di Catania. A loro dico, ‘processatemi pure’, ma non fatemi perdere tempo. Indagare un ministro che ferma un barcone per 4 giorni…, ma che c…».

Il messaggio al candidato sindaco Sergio Tommasini. «A Tommasini dico ‘in bocca al lupo’, perché fare i sindaci di questi tempi è il mestieri più bello, ma più difficile, meno pagato e più rischioso del mondo perché se sposti una penna sulla scrivania l’abuso d’ufficio, un’inchiesta o un avviso di garanzia non ti è risparmiato – ha dichiarato il ‘Capitano’ della Lega – Però è bello essere al servizio della propria comunità e poi, ripeto, Sanremo non ha bisogno di cose eccezionali perché è una città potenzialmente stupenda, ha bisogno di amore, di cura, di attenzione, di scelte amministrative giuste, non di raccolte differenziate fatte a caso».

L’arrivo di Matteo Salvini in piazza Borea d’Olmo