Imperia, Lucio Sardi contro l’aumento della Tari: «Non si capisce se è più vergognoso o ridicolo»
Contestati anche il Piano parcheggi e la privatizzazione degli asili nido
Imperia. «Ammonta a circa il 17 per cento l’aumento rispetto al 2018 della tassa sui rifiuti arrivata da pagare ai cittadini ed alle attività produttive imperiesi». Lo sostiene in una nota Lucio Sardi di Sinistra Italiana.
«La percentuale -continua Sardi – non rende l’idea se non ragionando sul fatto che il costo del servizio e quindi la tassa già l’anno scorso era molto elevati. In termini assoluti per una abitazione di 70 metri quadrati l’aumento è pari a circa 50 euro, da 310 a 360 euro, per un ufficio di 50 ammonta a 73 euro (da 452 a 525 euro) e per un negozio di 65 a 85 (da 535 a 621 euro), quindi un aumento importante su una cifra già esagerata. A giustificare la “brillante” operazione della giunta Scajola non corrono in soccorso neanche le scuse sui vincoli del piano di risanamento pluriennale del bilancio, dato che la tassa rifiuti è determinata in ragione della copertura del costo del servizio organizzato dal Comune. Se si riflette sul fatto che questi aumenti sono dovuti al nuovo servizio di raccolta “mastello a mastello” partorito da questa amministrazione che, solo fino all’arrivo degli avvisi di pagamento, si dubitava se fosse più vergognoso o ridicolo».