Imperia, la Provincia (tra le polemiche) dà il via libera all’aumento delle tariffe idriche: + 30 per cento
Ma potrebbe non bastare a salvare Rivieracqua: sindaci convinti dal presidente Natta a votare la pratica relativa agli impegni dei comuni
Imperia. L’Assemblea dei sindaci, a maggioranza, ha dato il via libera all’aumento delle tariffe dell’acqua: obiettivo racimolare nei prossimi tre anni 9 milioni per salvare Rivieracqua.Il passaggio in aula, però, potrebbe rivelarsi insufficiente, stante la ritrosia dei comuni a coprire i costi indiretti del Consorzio pubblico in vista della presentazione del Piano di salvataggio (il concordato) da presentare in Tribunale.
La delibera, in un clima tesissimo, è passata ma solo a maggioranza. Anche chi ha votato a favore, ha dichiarato di averlo fatto solo per non essere tacciato di aver fatto naufragare l’acqua pubblica.
La riunione è stata coordinata dal presidente della Provincia uscente Fabio Natta nella sua veste di presidente dell’Ato idrico.
«Se non ci fosse stata questa delibera -ha detto Natta– la situazione sarebbe precipitata. Ora si confida che il concordato possa trovare una soluzione positiva. Sono contento di chiudere la mia esperienza con una decisione come questa, ma il merito è dei sindaci. La gestione dell’acqua sarà fatta dai comuni. In termini di costi è evidente che le tariffe saranno aumentate, però, ci potrà essere una funzionalità maggiore del servizio e, soprattutto, la garanzia che l’acqua arrivi nelle case. Le polemiche? Sono state il sale di questa discussione».
Il Comune di Sanremo tramite l’assessore al Bilancio Paola Cagnacci ha chiesto e ottenuto tramite un emendamento che permette ad Amaie un rinvio della decisione sugli aumenti tariffari.
Tesissima la discussione in quanto all’obbligo del conferimento da parte dei comuni nelle casse di Rivieracqua dei costi a copertura del debito. Ha guidato la pattuglia dei sindaci contrari il primo cittadino di Taggia Mario Conio, seguito in questa battaglia dai colleghi di Camporosso Davide Gibelli , di Terzorio Valerio Ferrari e di Costarainera Antonello Gandolfo. Filippo Guasco, sindaco di Cipressa non ha partecipato al voto.
Alberto Biancheri, sindaco uscente di Sanremo ha dichiarato: «Se avessimo trovato noi un anno fa un criterio per ripartire i costi indiretti avremmo risparmiato un milione di costi della procedura».