Imperia, il consigliere Fabio Ormea non partecipa alle provinciali: «Sono non-elezioni»
«Gli elettori, oltre ad essere stati espropriati del diritto di scegliere i propri rappresentanti, dovranno sorbirsi la farsa di veder partecipare una sola lista a questa “contesa elettorale”»
Imperia. «Il candidato della lista Città Bene Comune e consigliere comunale in carica Fabio Ormea non parteciperà alla non-elezioni provinciali che si tengono oggi.
Non-elezioni perché, com’è noto, i cittadini non vi possono partecipare. Gli elettori della provincia di Imperia, oltre ad essere stati espropriati del diritto di scegliere i propri rappresentanti, dovranno sorbirsi la farsa di veder partecipare una sola lista a questa “contesa elettorale”.
Tale situazione, infatti, oltre a ben testimoniare l’assenza di reale democrazia delle assemblee elettive di secondo livello, dimostra una volta in più come, nella nostra provincia, sia atavica l’assenza della politica, che dovrebbe essere confronto tra idee e proposte alternative. Tutto è governato all’insegna del più bieco consociativismo, figlio di lavori sotterranei e accordi prima presi sottobanco e poi sciolti nel segreto delle stanze del potere politico locale.
L’accordo che ha portato alla presentazione di una lista unica ha visto come protagonisti i due centrodestra provinciali di Giovanni Toti e Claudio Scajola, e i centrodestra sanremesi ben rappresentati dalla coalizione arlecchino che sostiene il sindaco uscente Alberto Biancheri e dal centro-destra ufficiale che presenta Sergio Tommasini. Il prossimo presidente ha già dichiarato che la provincia continuerà ad essere gestita in continuità rispetto agli ultimi anni: più che una rassicurazione sembra una minaccia.
Negli anni della gestione unitaria della provincia infatti abbiamo potuto constatare la “brillante” regìa che portato Rivieracqua a un passo dal fallimento, l’abbandono a se stessa di un’università a rischio chiusura, una gestione dell’edilizia scolastica mirata soltanto alla riduzione dei costi. Situazioni figlie, oltre che delle difficoltà finanziarie delle province causate dai tagli dei trasferimenti statali, anche delle scelte politiche di fondo improntate a quel consociativismo oggi ribadito senza alcun consenso da parte degli elettori.
Proprio nell’ottica di non volersi rendere complici di questo pactum sceleris la lista Città Bene Comune dichiara pubblicamente la propria contrarietà a quest’operazione. Finora, nel corso della campagna elettorale, ci siamo sentiti chiedere più volte: in caso di ballottaggio tra Biancheri e Tommasini chi appoggerete? Fino a questo momento non abbiamo voluto fornire una risposta in merito perché abbiamo preferito concentrarci sulle proposte necessarie per risolvere i tanti problemi che affliggono Sanremo.
Bene oggi, alla luce di quanto verificatosi anche in ambito provinciale, abbiamo un’ulteriore conferma del fatto che i due schieramenti presenti a Sanremo, oltre ad essere uniti in questa lista, sono la stessa faccia di un’unica medaglia. Pertanto riteniamo che sia giunto il momento di rispondere al quesito postoci in tanti incontri pubblici: nella malaugurata eventualità in cui dovesse verificarsi questa ipotesi, noi non faremo apparentamenti con nessuno, non faremo accordi con nessuno, non appoggeremo nessuno!
In fin dei conti siamo l’unica vera novità di questa tornata elettorale, la sola lista veramente di sinistra presente alle consultazioni sanremesi del 26 maggio e ci teniamo a rimarcare la nostra equidistanza da tutti gli altri schieramenti».